venerdì 25 luglio 2008

La sindrome dell'ex comunista.

Come previsto, Napolitano ha firmato, in un batter d'occhio e senza batter ciglio(ah ah) il Lodo Alfano, ovvero l'immunità processuale a Berlusconi.
E pensare che il nostro Presidente della Repubblica era comunista, il maggior spauracchio del Cainano. Ma il tempo cambia le persone.
Il comunismo non c'è più, e Napolitano s'è adeguato al berlusconismo.
Lui, per dimostrare di non esser più comunista, fa favori alla destra e a Berlusconi. Seguendo così la linea politica di D'Alema, Fassino, Veltroni.
Sono stati tutti colpiti dalla sindrome dell'ex comunista.
Tutti comunisti pentiti. "Non sono più comunista" ripetono in coro.
E per dimostrarlo in questi anni hanno deciso di salvare Berlusconi dai processi.
Hanno attuato politiche di destra tradendo gli elettori.
Hanno escluso la Sinistra dal Parlamento escludendoli dall'alleanza elettorale, essendo quasi tentati dai post -democristiani mafiosi dell'Udc.
Napolitano, che prima di diventare Presidente era uno di loro ha continuato a fare il deputato al Quirinale.
Ha firmato una legge che come deputato era libero di votare, ma come Presidente della Repubblica aveva il DOVERE di respingere al Parlamento, essendo il Lodo Alfano palesemente anti-costituzionale in quanto contraddice l'articolo 3 della Costituzione: Tutti sono uguali davanti alla legge senza differenza di sesso, religione, condizione sociale, ecc.
E' anche piuttosto famoso come articolo...
Ed è chiaro anche ad un bambino di 5 anni ritardato che Tutti vuol dire tutti, non tutti tranne 4.
Il Presidente della Repubblica si è trasformato da garante della Costituzione a garante di Berlusconi.
L'avvocato del Premier Niccolò Ghedini ha ora un rivale: Giorgio Napolitano.
Complimenti, Presidente.

4 commenti:

Federico Minniti ha detto...

Ci sono gli ex comunisti e le vittime della Travaglio-mania. Alla stesso grado di pericolosità. Il problema forse non è il Berlusconismo o Berlusconi, ma questa Sinistra che da Marxista è diventata Giustizialista, senza tenere mai in considerazione il perchè essa esiste.

rokko.79 ha detto...

Ti ringranzio per aver visitato il mio blog, federico.
Ma vorrei farti una domanda: Far rispettare la Costituzione vuol dire essere giustizialista?
Ciao.

Anonimo ha detto...

Quando si tratta di mettere in galera i piccoli delinquenti si parla di problema sicurezza e certezza del diritto, quando si tratta di mettere in galera i politici corrotti si parla di deriva giustizialista, primato della politica e giudici politicizzati. Siamo di fronte a una classe dirigente che rivendica il diritto dell'impunità, affossando il principio che la legge è uguale per tutti. I politici anzi sono quelli che più degli altri devono rispettare le leggi che essi stessi scrivono, perchè essendo rappresentanti del popolo sono chiamati a dare l'esempio.

Federico Minniti ha detto...

Purtroppo l'impunità non è solo per i politici, perchè ad oggi ci sono capi-clan della 'ndrangheta che vengono scarcerati per decorrenza. Così come ci sono politici-compari che occupano poltrone in virtù di giudici corrotti o di prese di posizioni del csm (vedi caso demagistris in auge, mezzo consiglio regionale calabrese a latere). Forse far rispettare le leggi in questo senso farebbe meno rumore che attaccarsi a Berlusconi. Il vero problema non è lui. Magari lo fosse...è molto più evidente, ma ancor più sottaciuto. Ciao e quando vuoi vieni a trovarmi!