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mercoledì 25 novembre 2009

"Ama il prossimo tuo" di Vania Lucia Gaito.

Tra un mese è Natale e non potevo non dire niente sulla oscena iniziativa leghista denominata "White Christmas".
Poi però ho letto l'articolo di Vania Lucia Gaito nel suo blog e preferiscoi riportarlo qua, il suo articolo è perfetto, io non potrei far di meglio sicuramente...!

AMA IL PROSSIMO TUO

E così ci siamo. Con una mano si brandiscono crocifissi e con l'altra il manganello, pronti a sfollare, nel nome di Dio, extracomunitari senza permesso di soggiorno, o col permesso scaduto, o col permesso non rinnovato. A Coccaglio, il paesino il cui sindaco leghista ha emanato il provvedimento, i vigili vanno casa per casa, come facevano i nazisti per scovare gli ebrei.
E l'hanno chiamata "Operazione White Christmas", perchè, come spiega l'assessore leghista alla Sicurezza Claudio Abiendi "per me il Natale non è la festa dell'accoglienza, ma della tradizione cristiana, della nostra identità".
Coccaglio conta settemila anime, di cui 1500 immigrati. Hanno problemi di criminalità? Neanche per idea, e lo dice lo stesso sindaco, Franco Claretti: "Da noi non c'è criminalità, vogliamo soltanto iniziare a fare pulizia". Come con gli ebrei, appunto.
E quando qualche cittadino ha protestato contro il provvedimento, definendolo poco in linea col Vangelo, l'assessore Abienti ha replicato: "Io sono credente, ho frequentato il collegio dai Salesiani. Questa gente dov'era domenica scorsa? Io a Brescia dal Papa".

E poco importa se la linea della Chiesa, in termini di immigrazione, si discosta, e di molto, da quella della Lega. All'assemblea dei vescovi tenutasi ad Assisi il 9 novembre, il cardinale Bagnasco, presidente della Cei, ha sottolineato la pericolosità del clima di odio che sembra essere dilagato un po' ovunque. "Il nostro Paese, con la sua esposizione geografica, quasi a ponte tra Nord e Sud del mondo, è chiamato a rinvigorire la propria tradizionale apertura ai popoli africani, aiutandoli anzitutto a promuovere il loro sviluppo interno", ha affermato il presidente della Cei. Tuttavia, nella stessa sede, sempre il cardinale Bagnasco ha definito la sentenza della corte di Strasburgo "un'impostura" di minoranze esigue che rischiano di far allontanare l'Europa dalla gente. E, già che c'era, ha anche tenuto a precisare un paio di altri punti. Sull'ora di religione islamica ha ribadito le proprie riserve, asserendo che l'insegnamento della religione cattolica "non è un'ora di catechismo" ma una occasione di conoscenza di una fede che fa parte del "patrimonio storico del popolo italiano". E, già che c'era, ha chiesto che i fondi destinati al sistema dell'istruzione non statale (alle scuole private gestite dal clero, per essere chiari) non siano tagliati nella prossima Finanziaria. "Ci si augura - ha detto il presidente della Cei - che le cifre inizialmente previste con decurtazioni consistenti, possano essere prontamente reintegrate in modo da consentire agli enti erogatori dei servizi di mantenere gli impegni già assunti".
Sulla scuola pubblica, che versa in una crisi ben peggiore, neanche un fiato.

Molto, invece, sulla pillola abortitva, la Ru486. In merito, l'esimio prelato ha chiesto che sia riconosciuta "la possibilità dell'obiezione di coscienza agli operatori sanitari, compresi i farmacisti e i farmacisti ospedalieri, che non intendono collaborare direttamente o indirettamente ad un atto grave".
Ma il cardinale non si è limitato solo alle vicende italiane, ed ha tenuto a ricordare il massacro di sette cristiani in Sudan avvenuto agli inizi di ottobre. Sui 40 anni di guerra civile che lacerano il pease, sui due milioni di morti solo per gli effetti delle carestie successive alle guerre, sui 4 milioni di rifugiati, sulla "pulizia etnica" in Darfur, la regione occidentale del Sudan teatro di un conflitto feroce, neanche una parola. Ma il nord del Sudan, dove c'è il Darfur, è musulmano.
E la Chiesa si straccia le vesti solo per i massacri dei cristiani.E se c'è da proteggere un sacerdote che ha massacrato centinaia, migliaia di persone? E' un sacerdote, via! Lo si protegge!
E magari lo si porta in Italia, il paese che tutto accetta e tutto inghiotte, perfino le medicine più amare. Come padre Seromba, che massacrò duemila persone in Rwanda, seppellendole vive nella propria chiesa e facendola spianare dai bulldozer e che trovo rifugio in Toscana. Finchè African Rights non lo identificò. E, di fronte alla richiesta di estradizione, il Vaticano lottò con le unghie e con i denti, estorse condizioni e privilegi per il suo prete. Anche se aveva massacrato 2000 persone.
Un caso unico? Sciocchezze. Perchè African Right ne ha trovato un altro. Sempre in Toscana, sempre tutelato dalla chiesa, sempre responsabile di massacri in Rwanda. Si chiama Emmanuel Uwayezu, ha 47 anni e da 4 anni è vice parroco della chiesa di Ponzano, a Empoli. E' accusato da African Rights di essere coinvolto nel massacro, il 7 maggio 1994, "di più di 80 giovani alunni fra i 12 e i 20 anni" che studiavano nel complesso scolastico Misericordia di Maria, di cui era direttore, a Kibeho, nel sud del Ruanda."La mattina del 7 maggio 1994 - denuncia African Rights - un gran numero di miliziani che brandivano machete e coltelli ha accerchiato gli alunni, la maggioranza dei quali si trovava nel refettorio. Padre Uwayezu era là. I gendarmi che aveva piazzato "per garantire la sicurezza dei ragazzi" hanno sparato in aria invece di disperdere gli attaccanti. Il massacro è quindi cominciato. A eccezione di un pugno di sopravissuti, gli studenti in maggioranza morirono, uccisi dai fucili o dalle granate dei gendarmi o dalle lance, le accette e i machete dei miliziani". "Padre Uwayezu - dice ancora l'Ong - è tornato a Kibeho diversi giorni dopo i massacri per fare in modo che i gendarmi impartissero un addestramento militare agli allievi hutu di sesso maschile affinché potessero cercare i sopravissuti". Don Emmanuel nega: "Io non ero più ufficialmente il direttore della scuola, perché intanto il vescovo mi aveva tolto la responsabilità, chiedendomi però di restare per aiutarli. Con due gendarmi ingaggiati dalla diocesi - ha proseguito il sacerdote - andammo dal vescovo per avvertirlo del pericolo imminente e subito fu organizzata un'autocolonna per la mattina successiva. Volevamo portarli via e così cercare di salvarli. Invece, quando stavamo per partire, arrivò la notizia che il massacro era stato già compiuto".
Don Emmanuel, ordinato sacerdote nel 1989, è in Italia da oltre 15 anni e, prima di essere trasferito a Empoli, è stato impegnato anche in una parrocchia fiorentina. Dopo il suo arresto, il 20 ottobre, su mandato di cattura internazionale emesso dalle autorità ruandesi, sono stati disposti gli arresti domiciliari in una struttura fiorentina per il sacerdote, mentre il Rwanda ha manifestato l'intenzione di chiederne l'estradizione. La curia fiorentina, guidata dal cardinale Giuseppe Betori, ha espresso la propria fiducia nella giustizia e nel sacerdote: ''Siamo fiduciosi nella giustizia, abbiamo ascoltato le sue ragioni, lui si e' sempre dichiarato innocente, e la sua versione ci sembra plausibile''.

Uguale disinteresse meritano il Tibet e il Dalai Lama. Quest'ultimo, in visita in Italia, non è stato ricevuto da Benedetto XVI. Forse perchè il Vaticano è coinvolto in delicate trattative con la Cina, dove i cattolici sono costretti in semiclandestinità; forse perchè il Dalai Lama, sulla polemica sull'esposizione del crocifisso nei luoghi istituzionali, ha affermato: "Siamo ormai in una società multietnica e multireligiosa, bisogna rispettare la sensibilità di tutti, compresa quella dei laici, senza imporre inutili e ingiuste sofferenze a nessuno." Una posizione molto, molto vicina a quella della chiese protestanti italiane, ma ben lontana da quella della Chiesa cattolica.

Ecco il link:http://viaggionelsilenzio.ilcannocchiale.it/

martedì 8 settembre 2009

E ti pareva...

E te pareva...
Ogni volta che succede qualcosa la colpa è dei comunisti e/o dei catto-comunisti.
La libertà di stampa esiste, chi dice il contrario è un comunista.
Sai che novità...
Mi chiedo se ancora la gente ci crede, e a volte mi rispondo: "si, dato che nessuno lo prende per matto".
Sono curioso se ci sarà ancora Annozero e Report, gli unici programmi non asserviti al potere.

Qualcuno dirà che anche Berlusconi non condivide le scelte editoriali di Feltri, prendendoli come buon esempio di, rispettivamente, editore e giornalista libero.
A parte il fatto che è Paolo l'editore del Giornale, ma si sa che non conta niente, ho una teoria sul rapporto Feltri-Berlusconi.

Ho in mente Gollum del Signore degli Anelli.
Feltri è la parte malvagia, l'anima cattiva che vive dentro il corpo di Berlusconi, che così può attaccare i suoi amici restando immacolato, anzi facendo pure la figura dell'editore(di fatto) liberista.
Feltri rappresenta i cattivi pensieri di Silvio, le sue paranoie.
Dalle quali Silvio poi si dissocia, perchè non può dire pubblicamente ciò che pensa su certi personaggi vicini alla Chiesa(caso Boffo) e alleati che prendono le distanze (Fini).
Ma il messaggio arriva ai destinatari, e sanno benissimo chi lo manda...

E così, mentre questi si scannano per delle questioni più o meno serie, la gente continua ad essere in cassa intregrazione, le fabbriche chiudono, operai licenziati, immigrati respinti e molti muoiono, gli evasori sorridono, i mafiosi festeggiano, e la gente vive per comparire in televisione, aspetta con ansia il Grande fratello e l'Isola dei famosi, di vincere al superenalotto, e nel frattempo si da la caccia ai clandestini, il vero problema del paese.

Alla fine sono sempre quei clandestini ed ebrei in combutta con i catto-comunisti, che di sicuro sono gay, a rendere marcia la nostra splendida-bianca- etero-cattolica Patria.

Povera Italia...

giovedì 16 luglio 2009

Presidente dei Partiti

Le leggi vergognose si accumulano.
In poco tempo il parlamento ha approvato il ddl "sicurezza", il ritorno delle centrali nucleari, lo scudo fiscale, cioè condono fiscale, e il Senato in autunno con dovrà approvare la legge sulle intercettazioni e il bavaglio alla stampa.
Napolitano ha promulgato la legge sulla sicurezza, quella che prevede il reato di clandestinità, ma dall'alto della sua autorità ha mandato una lettera dicendo: "però la prossima volta non lo fate più, eh?"

Penso sia il peggior Presidente della Repubblica che l'Italia ha mai avuto, forse al pari di Leone: se la legge è anticostituzionale, la rimandi alle camere, se non lo è stai zitto. Punto. Non deve fare altro.
Invece lancia avvisi, dà consigli, come sulla legge Alfano-bis, perchè non ha il coraggio di rispedire alle Camere una legge incostituzionale, come lo era anche il Lodo Alfano, quello per l'impunità per Berlusconi, che firmò in un giorno.

Io non so cosa gli passi per la testa, forse non vuole scontri instituzionali tra Governo e Presidenza... ma sarebbe ridicolo.
Che sia complice di Berlusconi lo escludo, non ci voglio nemmeno credere.
Qualunque cosa abbia nel crevello, penso che stia sbagliando alla grande in tutte le sue mosse.
Semplicemente, invece di difendere la Costituzione, è il Garante del Governo e dei partiti.
Non è il Presidente della Repubblica Italiana, è Il Presidente dei Partiti.

sabato 4 luglio 2009

Peggio delle leggi fasciste

Riporto un articolo da " Il Manifesto" sulla legge "sicurezza".

Sembrava iperbolico, ai soliti minimizzatori di professione, definire nuove leggi razziali i dispositivi del pacchetto sicurezza. Oggi che l’osceno ddl 733-B entra in vigore con le sue norme devastanti, a suggello finale delle leggi razziali, perfino i più moderati dei democratici hanno qualche sussulto. Norme gravissime in sé, a illuminarle di luce ancor più sinistra vi sono l’incoraggiamento alla delazione di massa, la legalizzazione di milizie private, l’incitamento alla caccia all’estraneo, che rendono più evidente la continuità con le fasi più oscure della storia europea.
Come durante i regimi fascisti, queste norme sono finalizzate a punire non singole condotte individuali criminose, ma una categoria di persone, in tal caso definita da una condizione non solo giuridica ma anche sociale: quella di lavoratore immigrato privo di titolo di soggiorno, non certo per sua scelta o volontà. Basta considerare l’introduzione del reato d’ingresso e soggiorno illegale, la dilatazione abnorme della detenzione amministrativa, l’aggravante di un terzo della pena per qualsiasi reato se commesso da “irregolari”, i dispositivi che tendono a inibire atti che concernono i diritti fondamentali della persona: l’accesso all’istruzione e alle cure mediche, a molti servizi e protezioni sociali, la possibilità di contrarre matrimonio, la registrazione delle nascite e dei decessi… Si inverano così il rigurgito del passato più vergognoso –ma neppure il fascismo osò a tal punto- e nel contempo un radicale salto di paradigma: rispetto non solo ai fondamenti dell’ordine costituzionale e della civiltà giuridica, ma perfino ai presupposti minimi che rendono possibile la convivenza degli umani (e anche di altre specie). Che altro è se non la cancellazione di un principio elementarmente umano la possibilità, prevista dalla legge, che un infante venga strappato dallo Stato alla madre “irregolare”, dato che la legge le vieta di riconoscerlo? E non è forse più crudele delle norme del regime mussoliniano la sottrazione di ogni protezione agli apolidi, oggi di fatto esposti alla deportazione?
Coloro che ci governano non sono maestri di etica personale, tanto meno pubblica. Sporcaccioni - e bacchettoni quando conviene - ogni giorno danno prova di quale rispetto abbiano dell’umano: dalla mercificazione totale dei corpi femminili alla espropriazione e marchiatura simbolica dei corpi degli stranieri e dei minoritari, che essi hanno provveduto a rappresentare come onnipresenti, proliferanti, minacciosi. Gli uni e gli altri deumanizzati, dunque esposti ad ogni insulto ed arbitrio. Le nuove leggi razziali a questo mirano o almeno questo effetto avranno: una mutazione culturale del clima del paese, già per molti versi alla deriva, per cui offese e violenze contro gli stranieri non saranno più considerate tali. “Clandestini” e rom non sono umani, dice la legge, dunque non trattateli da umani.
Come Domenico Gallo anch’io chiedo rispettosamente al Presidente della Repubblica di non promulgare questa legge per non rendersi corresponsabile di una nefandezza. Nel contempo penso che ogni forma di disobbedienza civile debba essere praticata. Io la pratico subito dichiarando che ho offerto ed offro solidarietà concreta ed assistenza umanitaria a persone prive del titolo di soggiorno.

venerdì 7 novembre 2008

Il comico, l'abbronzato e gli imbecilli

La gaffe del Presidente del Consiglio è sulla bocca di tutti, molti si sono vergognati, giustamente, e offesi in quanto considerati imbecilli. Giusto.
Bisognerebbe ricordargli che non può parlare come se fosse al bar o al Bagaglino...!
Mi piacerebbe che questa indignazione generale ci fosse stata anche quando ha approvato le mille leggi ad personam, Lodo Alfano e depenalizzazione falso in bilancio, o quando spacciava per eroe Mangano.
Comunque, oggi volevo parlare di Obama, dato che non l'ha fatto nessuno...!!
Tutti a magnificare la sua elezione.
A complimentarsi coi discorsi di cambiamento.
E io gli credo. Per me è sincero.
Ma, forse a causa del mio pessimismo, non credo riesca in questa impresa di ribaltare come un calzino gli USA, con tutte le sue regole finanziarie, economiche, le lobby, multinazionali, gli appoggi arabi, i signori della guerra, ecc. Figure che spesso si intersecano tra loro e a volte coincidono.
Per me sarà dura anche ritirare le truppe dall'Iraq, e ancora di più dall'Afghanistan.
E poi con L'Iran?Cosa si farà?
E Israele e Palestina?
Per adesso sono argomenti passati in secondo piano causa la grande crisi, ma prima o poi riemergeranno, colmi di sangue di vite civili.
Ciò che voglio dire è che comunque sia Obama si deve inserire in un contesto nel quale è difficile muoversi, anche all'interno del suo partito ci sono moderati potenti che ostacoleranno i suoi sogni di equità sociale.
Gli Usa non sono mai stati socialisti, basterà Obama e la crisi finanziaria per riequilibrare la forte diseguaglianza sociale vigente quest'oggi negli States?
Io non sono un politologo o esperto in questioni d'oltreoceano, chiaramente, faccio le mie considerazioni in base alla mia logica.
E avverto un ottimismo non basato su fatti ma su emozioni.
Spero di sbagliarmi, buon futuro a tutti!!

mercoledì 8 ottobre 2008

PERMESSO DI SOGGIORNO A PUNTI.

E' sfuggita a molti questa grande idea della Lega che merita uno spazio maggiore di quello riservato finora dai media italiani...: i soliti incompetenti...!
La genialità della proposta è palese. Ecco la notizia su http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2008/10/07/123613-proposta_della_lega_nord.shtml che io riporto anche nel mio blog.

IMMIGRAZIONE

La proposta della Lega Nord"Permesso di soggiorno a punti"
Emendamenti al ddl sicurezza: agli immigrati che vogliono conservare il permesso di soggiorno viene chiesto il rispetto delle leggi, la conoscenza della lingua e un buon livello di integrazione.



Roma, 7 ottobre 2008 - Come per la patente, la Lega propone il permesso di soggiorno a punti per gli immigrati, con revoca in caso di violazioni della legge. E inoltre gli emendamenti del Carroccio al ddl sicurezza, assegnato alle commissioni Affari costituzionali e Giustizia del Senato, prevedono la possibilità di referendum locali per l'apertura di campi nomadi, di moschee e luoghi di culto di altre religioni che non hanno stipulato intese con lo Stato.

In una conferenza stampa a palazzo Madama, presenti tra gli altri il capogruppo leghista Federico Bricolo e la vice presidente del Senato Rosi Mauro, la Lega riporta l'attenzione sul ddl, bloccato in estate per dare priorità al Lodo Alfano, e lancia una serie di proposte emendative che "dovranno essere discusse con il governo e il Pdl, ma che crediamo - assicura Bricolo - saranno in gran parte accolte". Il principio ispiratore è che "chi entra in casa nostra, finchè non ha la cittadinanza è un ospite, e come tale deve rispettare le nostre regole. Non c'è posto per chi non si integra, per chi vive nell'illegalità e per chi vuole imporci le sue regole".

Si parte dunque con il permesso a punti. All'immigrato che vuole conservare o ottenere il permesso di soggiorno viene chiesto il rispetto delle leggi, la conoscenza della lingua e in generale un buon livello di integrazione. Chi ha i requisiti ottiene il 'permesso a punti', con una dotazione iniziale di dieci punti, che possono essere decurtati fino alla revoca del permesso stesso in caso di violazioni, ma anche integrati se si dimostra di procedere sulla strada dell'integrazione. Proprio come per la patente di guida.

Altro emendamento rilevante, la previsione di referendum comunali per la realizzazione di nuovi campi nomadi e di nuovi edifici di culto per confessioni religiose che non hanno stipulato intese con lo Stato, e dunque anche per nuove moschee. Un'altra proposta prevede invece l'obbligo per i medici di segnalare all'autorità gli immigrati irregolari che accedono ai servizi sanitari: "Tutti continueranno ad essere curati - spiega Bricolo - ma i medici dovranno segnalare i clandestini, come succede ad esempio in Francia". Esteso dunque l'obbligo di esibire il permesso soggiorno anche per gli atti di stato civile e per l'accesso ai servizi pubblici per i quali attualmente non è previsto. Restrizioni anche per i ricongiungimenti familiari e per i matrimoni con extracomunitari: si dovrà esibire un titolo di soggiorno valido.

Infine, un altro pacchetto di emendamenti viene riassunto con lo slogan "sicuri in casa nostra, aiutiamoli a casa loro". Vengono inaspriti il minimo e il massimo della pena per i reati di violazione di domicilio, furto e rapina, prevedendo l'aggravante non solo in caso di violenza su persone o cose, ma anche per le minacce. Al tempo stesso con una quota dei versamenti per le domande di cittadinanza e di permesso di soggiorno, viene istituito presso la Farnesina un "Fondo per la prevenzione dei flussi migratori". Spiega Rosi Mauro: "La cosa più antidemocratica è costringere un cittadino a chiedersi, la sera prima di andare a dormire, se il giorno dopo sarà ancora vivo. Io me lo chiedo prima di andare a letto, perchè ormai non ci si sente più sicuri in casa. Vanno inasprite le pene, e vanno ridotti i flussi migratori: aiutarli in casa loro per essere sicuri in casa nostra".

Bene, ora a voi l'iniziativa per quanti punti togliere a chi scippa una borsetta o non sa l'italiano...