mercoledì 18 giugno 2008

Servizietto pubblico

Tratto dalla rubrica "Carta Canta" di Travaglio su www.repubblica.it

"La tv privata dovrebbe avere tra le sue funzioni quella di divertire, come seconda funzione quella di informare e solo successivamente quella di formare. La tv pubblica dovrebbe avere come prima funzione quella di formare, poi quella di informare e infine magari anche quella di divertire. Invece la nostra tv pubblica è ormai una tv commerciale come tutte le altre tv commerciali" (Silvio Berlusconi a Radio Vaticana, Corriere della sera, 6 giugno 2008)

Berlusconi: Agostino!
Saccà: Presidente! Buonasera... come sta... Presidente...
B: Si sopravvive...
S: Eh... vabbè, ma alla grande, voglio dire, anche se tra difficoltà, cioè io... lei è sempre più amato nel Paese...
B: Politicamente sul piano zero...
S: Sì.
B: ... Socialmente, mi scambiano... mi hanno scambiato per il Papa...
S: Appunto dico, lei è amato proprio nel Paese, guardi glielo dico senza nessuna piangerìa...
B: Sono fatto... oggetto di attenzione di cui sono indegno...
S: Eh... ma è stupendo, perché c'era un bisogno... c'è un vuoto... che... che lei copre anche emotivamente... cioè vuol dire... per cui la gente... proprio... è così... lo registriamo...
B: È una cosa imbarazzante...
S: Ma è bellissima, però.
B: Vabbè... allora?
S: Presidente io la disturbo per questo, per una cosa fondamentale, volevo dirle alcune cose della Rai importanti in questo momento, perché abbiamo faticato tanto per conservare la maggioranza... eh, la maggioranza cinque è importante anche in questo passaggio, riusciamo a conservarla per un anno dopo la... ma è strategica questa cosa, ma se la stanno giocando in una maniera... stupida... proprio, cioè... quindi, volevo... lei già lo sa... perché le avevo... volevo darle questo allarme, perché, allora, se abbiamo la maggioranza in consiglio, e quindi abbiamo una forte importanza, questa maggioranza non la smonta più nessuno ormai dopo la decisione...
B: Sì,... non capisco Urbani che fa lo stronzo, no?!
S: Mah! Allora... Urbani, io non... non lo so... penso che in questi giorni sono stati più i nostri alleati... che hanno un po'... no!... lui forse ha fatto un errore su Minoli... e l'altra volta... eh... però sono stati un po'... An e anche la Lega, che per un piatto di lenticchie hanno spaccato la maggioranza... dopo quindici giorni, in cui la maggioranza era uscita saldissima dalle aule giudiziarie (...)
B: ... adesso li richiamo... a... (parola incomprensibile)...
S: Li richiami lei all'ordine... Presidente...
B: D'accordo.
S: ... perché abbiamo una grande vittoria... qui in azienda stavamo riprendendo... anche consensi... in giro (fonetico)
B: Vabbè... va bè... adesso vediamo, vediamo un po'. Senti, io... poi avevo bisogno di vederti...
S: Sì.
B: ... perché c'è Bossi che mi sta facendo una testa tanto...
S: Sì... sì...
B: ... con questo cavolo di... fiction... di Barbarossa...
S: Barbarossa è a posto per quello che riguarda... per quello che riguarda Rai fiction, cioè in qualunque momento...
B: Allora mi fai una cortesia ...
S: Sì.
B: Puoi chiamare la loro soldatessa che hanno dentro il consiglio...
S: Sì.
B: ... dicendogli testualmente che io t'ho chiamato ...
S: Vabbene, vabbene...
B: ... che tu mi hai dato garanzia che è a posto...
S: Sì, sì è tutto a posto...
B: ... chiamala, perché ieri sera...
S: La chiamo subito Presidente...
B: ... a cena con lei e con Bossi, Bossi mi ha detto, ma insomma... di qui di là... dice... Ecco, se tu potevi fare 'sta roba... mi faresti una cortesia (...)
S: Quindi, adesso io la chiamo subito ecc... Presidente, poi quando lei ha un attimo di...
B: La settimana prossima sto a Roma... vieni a trovarmi quando vuoi...
S: Eh... vediamo... B: ... Chiama la Marinella (Brambilla, la segretaria di Berlusconi, ndr) lunedì...
S: Mi metto d'accordo con Marinella...
B: ... lunedì che ci mettiamo d'accordo, vabbene. Senti, tu mi puoi fare ricevere due persone...
S: Assolutamente...
B: ... perché io sono veramente dilaniato dalle richieste di coso...
S: Assolutamente...
B: Con la Elena Russo non c'era più niente da fare? Non c'è modo...?
S: No... c'è un progetto interessante... adesso io la chiamo...
B: Gli puoi fare una chiamata? La Elena Russo; e poi la Evelina Manna. Non c'entro niente io, è una cosa... diciamo... di...
S: Chi mi dà il numero? B: Evelina Manna... io non ce l'ho...
S: Chiamo...
B: No, guarda su Internet...
S: Vabbè, la trovo, non è un problema... me la trovo io...
B: Ti spiego che cos'è questa qui...
S: Ma no, Presidente non mi deve spiegare niente...
B: No, te lo spiego: io sto cercando di avere...
S: Presidente, lei è la persona più civile, più corretta...
B: Allora... è questione di... (parola incomprensibile, le voci si accavallano)...
S: Ma questo nome è un problema mio...
B: Io sto cercando... di aver la maggioranza in Senato...
S: Capìto tutto...
B: Eh... questa Evelina Manna può essere... perché mi è stata richiesta da qualcuno... con cui sto trattando (probabilmente un senatore dell'Unione pronto a passare con la Cdl, ndr)...
S: Presidente... a questo proposito, quando ci vediamo, io gli posso dire qualcosa che riguarda la Calabria... interessante...
B: Molto bene...
S: ... perché c'è stato un errore, in una prima fase c'è stato un errore per la persona che ha mediato il rappor... poi glielo dico a voce...
B: ... che non andava bene?
S: ... non andava bene...
B: Devo farlo io direttamente.
S: Esatto, non andava bene per nulla...
B: Va bene...
S: Poi le dico meglio... Presidente...
B: Va bene, io sto lavorando all'operazione libertaggio... l'ho chiamata così, va bene? (...) (trascrizione della telefonata tra Silvio Berlusconi e l'allora direttore di Raifiction Agostino Saccà intercettata dalla Procura della Repubblica di Napoli, 21 giugno 2007, ore 18,40)