mercoledì 5 agosto 2009

Soldi, mafia, verità

In queste giornate d'agosto è giusto pensare a ferie e vacanze varie.
Ma ogni tanto dare un occhio a ciò che succede non guasta.
Per esempio abbiamo assistito alla donazione di più 4 miliardi di euro alla Sicilia, non al Sud in generale come hanno detto i Tg, con grande indifferenza.
A parte il ricatto politico di Lombardo a Berlusconi, che si dimostra ancora una volta vulnerabile ai ricatti, ciò che mi preoccupa sono che fine faranno i nostri soldi.

Avevamo già dato 5 milardi alla Libia e Gheddafi per finanziare praticamente i loro nuovi campi di concentramento e rafforzare le difese dei confini, (muri nel deserto?).

Ora questi 4 miliardi finiranno, senza dubbio, nelle mani di mafiosi e affini.
O perlomeno la maggior parte di esssi.
Non è il solito luogo comune Sicilia= mafia, ma è la triste realtà che nei posti di comando regionali albergano persone in affari con mafiosi, o loro stessi membri di questa o quella famiglia mafiosa.
Vedremo cosa succederà in seguito, ma sono decisamente pessimista.

Intanto si continua a scavare nel passato per trovare un risposta alle stragi del 1992. Politici e magistrati si ricordano improvvisamente di fatti avvenuti 17 anni fa. Alcuni smentiscono i loro ricordi. Altri fingono di non ricordare.
Tutto serve per creare confusione, e ci riescono bene.
Mi chiedo cosa succerebbe se ci venisse detto che Borsellino è stato ucciso con la complicità dei servizi segreti, quindi dallo stato.
Chi ne sarebbe felice? a chi dispiacerebbe? Alle solite persone che si indignano e lottano per la verità. E basta.

La maggior parte degli italiani la vivrebbe come una fine di una telenovela, e ne parlerebbe fino all'inizio del prossimo Grande Fratello, dimenticando il tutto nel giro di due settimane.
Per questo invito ai politici e chiunque sappia qualcosa di parlare tranquillamente: non ci sarà nessuna reazione particolare, nessuno perderà voti, e nessuno, tantomeno, finirà in prigione.
Crollo della credibilità delle istituzioni? E chi crede ancora nello stato in Italia?

Oppure c'è un'altra soluzione: dite tutta la verità, e poi non fate dire niente ai telegiornali, così che la gente non sapppia niente, se temete per essa.
Non devono aver paura degli scandali, essi non esistono di per sè, è l'informazione che decide per noi cosa è scandaloso o no.

Nell'attesa della verità, che in questo paese assume le sembianze di Godot, mi godo lo spettacolo scabroso delle vostre recite.

lunedì 3 agosto 2009

Timid church remains largely silent on Berlusconi's adventures

Ancora i soliti giornali stranieri pagati dalla sinistra.
Questa volta è l'Irish Time che critica il Vaticano per la sua debole presa di posizione nei confronti dello scandalo "papi".
Rammento che l'Irlanda è un paese molto cattolico.

Riporto l'articolo in lingua originale.

http://www.irishtimes.com/newspaper/world/2009/0803/1224251928977.html