martedì 24 marzo 2009

Cuffaro e la Rai

Qualcuno mi sa spiegare e motivare bene per quale motivo Toto' Cuffaro,

si, quello che festeggiava la sua condanna per favoreggiamento mafioso a 5 anni in primo grado, quello che insultava Falcone nel suo famoso intervento nella trasmissione di Costanzo e Santoro in memoria di Libero Grassi, l'imprenditore ucciso dalla mafia ormai circa 17-18 anni fa, quello che rassicurato dalla coppia Berlusconi-Pisanu(allora Ministro dell'Interno) avvertiva Aiello nel retrobottega di un negozio che c'erano microspie in casa Guttadauro, medico e 'quindi' boss di Brancaccio a Palermo, ebbene, dicevo,

Perche costui e' nella Commissione della Vigilanza RAI??!?!?!

Non ci credevo, nessuno l'hadetto, ma la notizia e' nel sito del Senato:

http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Commissioni/4-00060.htm

Sempre peggio, amici...!

lunedì 23 marzo 2009

Povero Silvio...!

Pubblicate le dichiarazioni di deputati e senatori relative al 2007: tra i leder di partito
Veltroni il più ricco (dopo il premier) mentre Fini è il più povero con "appena" 105 mila euro

Redditi dei parlamentari, Berlusconi
il più ricco (ma molto meno di prima)

Il Cavaliere dichiara un patrimonio dieci volte inferiore rispetto all'anno precedente



ROMA - Il reddito di Silvio Berlusconi, nel 2007, si è ridotto a un decimo rispetto all'anno precedente: 14.532.538, contro i 139.245.570 euro del 2006. E' quanto si legge nella dichiarazione dei redditi presentata lo scorso anno e relativa al 2007, del presidente del Consiglio. Il premier ha pagato un'imposta lorda di 6.242.161 euro, mentre l'imposta a credito è stata di 399.169 euro.

I dati emergono dalla consueta diffusione delle dichiarazione dei redditi dei parlamentari presentate nel 2008, e relative dunque al 2007. Da cui emerge anche, tanto per fare un esempio, che Gianfranco Fini è meno ricco di Dario Franceschini: 105.633 euro, contro i 220.419 del segretario del Pd. Il presidente della Camera è in assoluto il leader politico più povero, mentre Walter Veltroni - con i suoi 477.778 euro - è (sempre tra i leader) il più ricco, dopo il presidente del Consiglio. Ancora, Il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini (142.130 euro) supera di poco il leghista Umberto Bossi (134.450 euro). Antonio Di Pietro si attesta su 218.080 euro.

Ma a incuriosire di più e la decimazione del reddito di Berlusconi. Guardando in dettaglio, vediamo che per la maggior parte, le proprietà immobiliari del premier sono a Milano: due appartamenti ad uso abitazione, due box, tre appartamenti e la comproprietà al 50% di un altro appartamento. Inoltre, ha denunciato la proprietà di un terreno ad Antigua. Quanto ai beni mobili, il premier possiede una Mercedes 600 Sel del 1992 ed una Audi A6 del 2006, oltre a tre imbarcazioni: il San Maurizio, del 1977, il Principessa vai via, del 1965 e il Magnum 70 del 1990.

Nelle partecipazioni societarie, Berlusconi possiede 5.174.000 di azioni della Dolcedrago (valore nominale 1 euro), 4.294.342 azioni della Fininvest (valore nominale 1 euro), 2.548.000 azioni della Holding Italiana Prima Spa, 2.199.600 azioni della Holding Italiana Seconda Spa, 1.193.400 della Holding Italiana Terza e 1.144.000 azioni della Holding Italiana Ottava (tutte valore nominale 1 euro) cui vanno aggiunte 200 azioni della Banca Popolare di Sviluppo (valore nominale 500 euro), un deposito amministrato dalla Banca di Sondrio di 896.000 azioni e 3 depositi gestiti direttamente dalle banche che provvedono autonomamente all'acquisto e alla vendita di titoli, alla Banca Popolare di Sondrio alla Banca Agricola Mantovana e alla Banca Arner Italia Spa.

Silvio Berlusconi certifica poi di essere presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione Luigi Berlusconi Onlus e di essere stato, fino all'8 maggio 2008, presidente del Cda del Milan Calcio. Ridottissime le sue spese elettorali: appena 19,02 euro per l'apertura e la chiusura di un conto alla filiale di Segrate del Monte Paschi di Siena intestato a Giuseppe Spinelli, in qualità di mandatario elettorale.

Berlusconi spiega poi di non avere ricevuto contributi elettorali nè in denaro nè in servizi gratuiti da terzi in nessuna forma, di non aver assunto obbligazioni per la propaganda elettorale e di non aver usufruito di materiale di propaganda elettorale messo a disposizione dal Pdl e riferibile direttamente alla sua candidatura.

Fonte: www.repubblica.it