mercoledì 31 dicembre 2008

AUGURI?

Sto cercando una bella citazione per cominciare questo post, ma ho deciso di iniziarlo così. Volevo scrivere qualcosa di carino sull'anno che sta finendo e un augurio su quello nuovo, ma poi ho pensato che probabilmente sembrerebbe una presa per il culo, detto così, tra noi.
Certo, gli auguri, i migliori auspici, le promesse di cambiamento, sono importanti da dire, almeno, ci aiutano a vivere meglio, e in alcuni casi si concretizzano anche.
Io a dir la verità penso gli obiettivi che ti prefiggi li raggiungi con la costanza e determinazione, indipendentemente dagli auguri ricevuti. E' un'ovvietà, allora perchè ci mandiamo gli auguri di buon anno e a volte li pretendiamo addiruttura?
Solo perchè è buona educazione farli? Per abitudine, per scaramanzia, o per chissà quale reale motivo.
Io penso che alla base ci sia la nostra necessità di illuderci, di sperare di vivere meglio di come stiamo, di continuare a sognare a occhi aperti. " Con l'anno nuovo smetto di fumare, divento più magro, e farò molto sport".
Quante volte avete sentito queste frasi, quante volte le avete viste concretizzarsi!
E' l'eterna illusione della vita, che nel rito di fine anno si rinnova, dando spazio a speranze e sogni solenni. L'augurio è quella pacca sulla spalla dell'amico che ti incoraggia ad inseguire il tuo sogno. Forse è per questo che ci teniamo tanto.

Ma chissà, troppe seghe mentali, quest'oggi, forse riuscirei ad idealizzare anche il concetto di lenticchia...!

Comunque, un caro saluto a tutti i visitatori del blog, grazie mille, e in barba al mio discorso, BUON 2009!

martedì 30 dicembre 2008

Proverbi

Riporto questo passo dell'intervento di ieri di Travaglio su "Passaparola", perchè mi ha fatto morire dal ridere.

"...Antonio Leone, sempre Popolo della Libertà, va anche oltre. Dice - sentite questa che è meravigliosa - che Woodcock non è nuovo a iniziative di questo genere, è un persecutore di politici.Già in passato ha indagato su politici e questo, secondo lui, è già un indice di devianza. Poi aggiunge: "Il Woodcock avanzò altresì domanda di utilizzo di intercettazioni telefoniche di conversazioni tra il Margiotta medesimo e la di lui moglie, in barba al motto popolare per cui 'tra moglie e marito non mettere il dito'".
Questi sono atti parlamentari, sono parlamentari della Repubblica che rappresentano noi e che citano dei proverbi per dire che non bisogna arrestare o intercettare una persona.
C'è un'indagine sulla moglie, capo della Mobile di Potenza, dell'On. Margiotta. Woodcock giustamente manda le telefonate perché quando coinvolgono il marito bisogna chiedere il permesso al Parlamento, se il marito è parlamentare.
Bene, secondo Leone se una moglie indagata parla con il marito bisogna interrompere le intercettazioni perché lo dice il proverbio: "tra moglie e marito non mettere il dito".
Questi sono grandi giuristi, grossi giureconsulti. La prossima volta dirà "tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino" oppure "campa cavallo che l'erba cresce"... cose del genere.
"Finiamola con questi processi, se il processo dura da un anno lo chiudiamo perché campa cavallo che l'erba cresce".
Uno potrebbe fare di tutto con i proverbi, questo usa un proverbio per dire la sua stronzata, dato che non gli veniva in mente nessuna massima giuridica."