giovedì 26 giugno 2008

Elenco reati 'sospesi'

Ecco quali sono i processi che cerranno sospesi se il decreto sicurezza(?) passa anche alla Camera. In realtà questi processi quando verranno riaperti dovranno ripartire quasi da zero e quindi grazie alla solita prescrizione rimarranno impuniti molti colpevoli.
Tratto da www.antoniodipietro.it

Nessun cittadino si aspettava un decreto contro la loro sicurezza, esattamente come nel precedente governo nessuno si aspettava l’indulto. Semplicemente perché nessun cittadino lo aveva chiesto e nessuna forza politica lo aveva inserito nel proprio programma.
Travaglio, durante la trasmissione Passaparola di ieri, ha fornito un elenco esaustivo dei reati che la macchina della giustizia deve obbligatoriamente “ignorare”.
Li riporto di seguito, uno sull’altro, come si fa per un elenco mortuario, perché oggi muore una parte di democrazia di questo Paese.
- aborto clandestino
- abuso d’ufficio
- adulterazione di sostanze alimentari
- associazione per delinquere
- bancarotta fraudolenta
- calunnia
- circonvenzione di incapace
- corruzione
- corruzione giudiziaria ( è quella per cui Silvio Berlusconi ha fatto questo decreto)
- detenzione di documenti falsi per l’espatrio
- detenzione di materiale pedo-pornografico
- estorsione
- falsificazione di documenti pubblici
- frodi fiscali
- furto con strappo
- furto in appartamento
- immigrazione clandestina (“pensate, dopo tutte le menate che fanno con la storia dell’immigrazione clandestina, adesso sospendono i processi” – Marco Travaglio)
- incendio e incendio boschivo
- intercettazioni illecite
- maltrattamenti in famiglia
- molestie
- omicidio colposo per colpa medica
- omicidio colposo per norme sulla circolazione stradale vietata (“tutti quelli che stendono la gente per la strada ubriachi, bene quelli non li si processa” – Marco Travaglio)
- peculato
- porto e detenzione di armi anche clandestine
- rapina
- reati informatici
- ricettazione
- rivelazioni di segreti d’ufficio
- sequestro di persona
- sfruttamento della prostituzione
- somministrazione di reati pericolosi
- stupro e violenza sessuale
- traffico di rifiuti
- truffa alla Comunità Europea
- usura
- vendita di prodotti con marchi contraffatti
- violenza privata

Tutti questi, essendo puniti con pene inferiori ai dieci anni, vengono sospesi.
Per sospendere il processo di un cittadino, Silvio Berlusconi, l’Associazione Magistrati ha calcolato che neverranno sospesi circa centomila.
La mobilitazione nelle piazze è ormai inevitabile. Sul blog ho deciso di lanciare questa iniziativa contro la blocca-processi, iniziativa appello a tutti gli elettori, perché si dissocino dalle scelte dei rappresentanti del loro partito.
La legalità è la base di ogni democrazia. Senza legalità c’è solo il regime totalitario o l’anarchia.

mercoledì 25 giugno 2008

Paul Marcinkus

Qualcuno avrà sentito dire in questi giorni il nome di Marcinkus in relazione alle rivelazioni di una testimone riguardo la scomparsa di Emanuela Orlandi.
Chi era quest'uomo?
Riporto il suo 'ritratto' da www.wikipedia.it ma consiglio a chi volesse saperne di più di leggere Poteri Forti di Ferruccio Pinotti.
In quel libro viene spiegato il rapporto Tra Roberto Calvi, Marcinkus e il Vaticano, Sindona e la mafia, Licio Gelli e la P2, e tutti i biechi personaggi della finanza e politica che portarono al più grosso scandalo finaziario d'Italia: il crack del Banco Ambrosiano.

Biografia

Nato da una famiglia di emigrati lituani, fu ordinato sacerdote nell'arcidiocesi di Chicago il 3 maggio 1947.
Negli anni '50, dopo il trasferimento a Roma, studiò teologia ed ebbe la prestigiosa possibilità di lavorare nella sezione inglese della Segreteria di Stato. Così ebbe l'occasione di incontrare e lavorare col vescovo Giovanni Battista Montini che, nel 1963 divenne papa Paolo VI. Il 6 gennaio 1969, fu ordinato arcivescovo titolare di Horta e Segretario della Curia romana. Negli anni settanta papa Paolo VI lo incaricò di organizzare i propri viaggi. Nel 1970 nel corso del viaggio a Manila, nelle Filippine, sventò un attentato al Papa deviando il pugnale con cui un pittore aveva tentato di colpirlo.
Il 26 settembre 1981 monsignor Marcinkus fu nominato pro-presidente della Pontificia commissione per lo Stato della Città del Vaticano, posizione da cui si dimise il 30 ottobre 1990. In ogni caso, Marcinkus non fu mai nominato cardinale.
Monsignor Marcinkus fu presidente dell'Istituto per le Opere di Religione (IOR), la banca del Vaticano, dal 1971 al 1989. In [1] e [2] si parla di una banca senza sportelli dal grande potere finanziario, ramificata anche nel settore privato.
Papa Giovanni Paolo II tenne Marcinkus in Vaticano per sette anni prima di congedarlo, destinandolo alla sua Arcidiocesi di Chicago.
Dal 1997 ha vissuto a Sun City, in Arizona, dove ricopriva l'umile carica di quarto parroco della chiesetta di San Clemente. L'unica passione legata al suo vecchio stile di vita era il golf, ma fu costretto a diradare le sue uscite sul green a causa di un intervento alle anche.
Marcinkus è morto il 20 febbraio 2006 a Sun City.

Il crack del Banco Ambrosiano ed il "caso IOR"

All'inizio degli anni ottanta, il nome di Marcinkus fu collegato a scandali finanziari riportati in prima pagina sulla stampa di tutto il mondo.
In particolare, fu accertato che lo IOR a quel tempo diretto da Marcinkus, aveva avuto un ruolo primario nel crack del Banco Ambrosiano di Roberto Calvi, in un complicato "risiko bancario" che aveva come ulteriori protagonisti personaggi discussi come Michele Sindona o il "venerabile maestro" della loggia massonica P2, Licio Gelli.
Nel 1987 venne indagato, e venne emesso un mandato di cattura, dalla magistratura italiana in rapporto al crack dell'Ambrosiano, ma dopo pochi mesi la Corte di Cassazione annullò il mandato in base alle regole stabilite con i Patti lateranensi (Marcinkus era in possesso di un passaporto diplomatico vaticano).
L'opinione del Vaticano, accreditata da recenti esternazioni di Giulio Andreotti e dall'opinione di Angelo Caloia, [3] è che si agì con leggerezza nel delegare incarichi così delicati a una persona che si rivelò alla fine inadeguata e inesperta. Per David Yallop [4], però, Paul Marcinkus era tutt'altro che un incapace. Semmai, attraverso la conoscenza di Roberto Calvi, Michele Sindona e Licio Gelli, portò il livello economico del Vaticano a vette mai raggiunte prima, influenzando direttamente o indirettamente svariati governi.
I fatti dell'Ambrosiano tuttavia rimangono ancora tutti da chiarire e costituiscono una zona oscura della recente storia italiana.

Scandali e speculazioni giornalistiche

« Sono stato accusato di aver assassinato il Papa e di essere coinvolto nello scandalo del Banco Ambrosiano, entrambe le cose sono completamente infondate. Dico a me stesso che questo potrebbe essere il modo con il quale Dio si assicura che ho messo il dito nella porta del Paradiso. Perché se io l'ho fatto Egli non può più sbatterla »
(difesa di Paul Marcinkus)

Coinvolgimento nella morte di papa Giovanni Paolo I

Oltre a questi scandali, alcuni saggisti [5] arrivarono ad ipotizzare che il monsignore fosse coinvolto, insieme al cardinale Villot, all'epoca Segretario di stato, nella morte di papa Giovanni Paolo I, il cui pontificato durò solo 33 giorni e col quale esisteva una forte ostilità.Queste ipotesi non hanno avuto seguito.

Scomparsa di Emanuela Orlandi

Altra vicenda poco chiara in qualche modo collegata alla figura di Marcinkus fu la scomparsa di Emanuela Orlandi. Per le telefonate di un uomo, che fu soprannominato "l'Amerikano" per la sua inflessione, nelle quali si proponeva lo scambio della stessa in cambio della libertà del terrorista Mehmet Ali Ağca, alcuni giornali dell'epoca additarono Paul Marcinkus. Questa ipotesi non ha avuto riscontri oggettivi.
Nel giugno 2008 uno dei supertestimoni del processo contro la banda della Magliana, Sabrina Minardi, ex compagna del boss Enrico De Pedis detto Renatino, ha rilasciato agli inquirenti dichiarazioni secondo cui Emanuela Orlandi sarebbe stata rapita dall'organizzazione criminale di De Pedis; il rapimento sarebbe stato richiesto, secondo una confidenza fatta da De Pedis alla stessa Minardi, proprio da Mons. Marcinkus, interessato a regolare giochi di potere all'interno del Vaticano; la Minardi ha altresì aggiunto di aver personalmente accompagnato ragazze compiacenti ad incontri privati col monsignore; le varie dichiarazioni attendono riscontri e per ora non vi sono prove che le confermino, inoltre la Minardi non è attualmente considerata pienamente attendibile dagli inquirenti, sebbene sue dichiarazioni circostanziate siano valutate come meritevoli di approfondimenti.

Curiosità

La seguente citazione è attribuita a Monsignor Marcinkus:
« Non si può governare la Chiesa con le Ave Maria »
(You can't run the Church on Hail Marys, 25 maggio 1986, Observer, Londra)
Agli scandali che riguardano Marcinkus è liberamente ispirato il film Il Padrino: Parte III di Francis Ford Coppola, dove la storia della famiglia mafiosa Corleone si intreccia con le vicende vaticane nella persona dell' Arcivescovo Gilday.
Il film I banchieri di Dio del 2002 di Giuseppe Ferrara dedicato allo scandalo IOR, è tuttora sospeso dalla distribuzione per ordine della magistratura in quanto i fatti riportati dalla pellicola sono ancora oggetto di indagine. La pellicola è stata però trasmessa in diverse occasioni dall'emittente satellitare italiana Sky. Il personaggio di Marcinkus è interpretato da Rutger Hauer; la figura che ne esce è quella di un cinico finanziere più che di un ministro della Chiesa.

martedì 24 giugno 2008

MEMORIAL CALCIOPOLI - PARTE XIII -

Oggi una premessa: più passa il tempo, più ci si dimentica che Moggi non era il solo colpevole dello scandalo del calcio, anche se chiaramente ne era il padrone.
Ma a 2 anni di distanza ci dimentichiamo dei suoi complici, Biscardi per es. che continua a parlare in tv di Calciopoli scagionando lui e i suoi amici, essendo lui stesso implicato nello scandalo.
E poi tutti coloro che indirettamente favorivano il sistema-Moggi: Abete, ora Presidente della Figc era il vice di Carraro: non sapeva niente??
Lippi, che convocava in Nazionale gli assistiti del figlio di Moggi, Alessandro, e di suo figlio, Davide, procuratori della Gea. Per esempio: Blasi convocato in nazionale, dopo essere andato alla juve, il costo del cartellino aumenta, lo stipendio pure, i procuratori Davide e Alessandro,tutt'ora attivo, guadagnano di più.
Il gioco è semplice.
C'è sempre stato un conflitto di interessi enorme.
Quindi adesso che si dice che Lippi tornerà alla guida della Nazionale, io sono fortemente contrario perchè, nonostante abbia vinto il mondiale, per me la prima cosa nello sport è l'etica, qualità che il nostro caro Marcello ha perso nel momento in cui s'è adeguato al sistema Moggiano.

..."L'Uefa è il vero cruccio di Lucianone. A Nyon lo conoscono da decenni: le vicende dell'arbitro tedesco Est Kirschen e del greco Germanakos, decisivi per la vittoria della Coppa Uefa con il Napoli e tre anni più tardi del belga Goethals e dell'inglese Hackett ai tempi del Torino, sono una parte robusta del dossier a suo carico.
La Juve insegue la Champions League, e Moggi cerca complicità per mantenere Baldas nella federazione europea, nella quale ha un ruolo marginale. Un incarico di delgato Uefa, una sorte di osservatore tenuto a presidiare le partite internazionali dalla vigilia alla conclusione. Non solo Champions, più spesso viaggi scomodi per la Coppa Uefa. Un pò di prestigio e un rimborso spese.
A Ferragosto del 2004 Moggi fa da piaciere tra Biscardi e Baldas, a quest'ultimo comunica: "Con Aldo ho risolto." Baldas vuole conservare l'incarico, ma "Pairetto mette i bastoni tra le ruote". Lucianone lo rassicura: "Ma immagina se
Pairetto può mettere i bastoni tra le ruote...Che Pairetto ti rompa i coglioni mi sembra impossibile." Lui ha nei confronti di Pairetto un potere sovrano, e risolve tutto.

La ragnatela moggiana arriva fino alla Procura torinese, dove c'è una talpa che mette in guardia Lucianone, gli raccomanda di non esagerare al telefono, di far controllare gli apparecchi, di stare attento alle cimici...
Da allora, ogni volta che va nel ristorante-ritrovo(il conosciutissimo Urbani, in via Saluzzo, a Torino), Lucianone si porta dietro uno dei mille amici, un tecnico di telefonia, ex-Sip, che bonifica la saletta riservata da eventuali microspie. La precauzione non basta, così come non basta l'acquisto di apparecchi muniti di schede non identificabili che arrivano dalla Slovenia. Le utenze a suo nome, o a lui riconducibili, salgono da sei a dieci. Troppe anche per un boss del calcio.

lunedì 23 giugno 2008

Travaglio a Senigallia 20 giugno 2008

Per chi volesse ascoltare l'intervento di Travaglio nella mia città,
riporto un sito in cui è disponibile l'audio.
Io ero im mezzo alla gente al pomeriggio, con non so quanti gradi sotto il sole, rinfrescandomi solo con una birra...
E' stato grande come al solito, chiaro e ironico,ha parlato un'ora e mezzo, disponibile fino alla fine quando una coda interminabile si è formata per avere un autografo.
A me della firma sua non m'importa, l'importante è averlo sentito parlare,
poi quando lo manderanno in galera rimpiangeremo la sua voce...

http://scaloni.it/popinga/travaglio-a-senigallia-se-li-conosci-li-eviti/