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giovedì 13 marzo 2008

Favola di Un Cavaliere Miracolato --Epilogo--

EPILOGO:
La favola che ho raccontato finisce ponendosi interrogativi,solo il futuro metterà il punto finale, il classico lieto fine è in parte rimandato, anche se è chiaro che il Nostro Cavaliere è stato Miracolato, salvandosi sempre da tutti i guai cui si era cacciato. Questa favola è basata su una leggenda che circola nei basssifondi di questo Paese, e come tutte le leggende ha uno sfondo di verità storica.
Questa “verità” dice che un uomo,SB, riesce a far una grossa fortuna grazie ai soldi del padre, LB, che riciclava denaro sporco della mafia nella Banca Rasini, in cui lavorava.
Coi primi soldi cominciò la carriera di imprenditore, poi fu minacciato dalla mafia, e per difendersi chiamò un mafioso in casa sua per proteggerlo,Vittorio Mangano, e avviare contatti con i boss di Cosa Nostra tra cui Stefano Bontate. Il tramite tra SB e Cosa Nostra era Dell’Utri. Poi per ingrandire il suo impero aveva bisogno di altri soldi e verso la fine degli anni 70 si iscrisse alla loggia massonica deviata P2 di Licio Gelli, per ottenere favori e soldi dagli iscritti, compreso Calvi, il Banchiere di Dio, a capo della Banca Ambrosiana, che riciclava sia denaro della mafia sia denaro del Vaticano e dello Ior(la Banca del Vaticano).
Calvi ammise al figlio di finanziare SB, quindi SB fu finanziato anche dal Vaticano.
Con tutti questi soldi si poteva anche permettere di pagare per 20 anni la mafia, Bontate prima, Riina poi, per 20 anni pagò all’inizio 50 milioni che col tempo arrivarono a 200 milioni l’anno.
Comprò 3 televisioni, una squadra di calcio, fece amicizia con Craxi che fece le leggi per favorire le sue aziende e tv, SB in cambio gli diede 23 miliardi di lire. Corruppe i giudici per avere la Mondadori, tramite Previti. A fine anni 80 aveva già mezza Italia. Poi Tangentopoli, la strage di Falcone e Borsellino, che prima di morire nell’ultima intervista dichiarò che stava indagando su SB, Dell’Utri e Mangano, quindi Cosa Nostra, e SB e Dell’Utri furono gli unici indagati per i mandanti occulti della strage di Via D’Amelio, ma non si fece in tempo a raccogliere sufficiente materiale probatorio, così venne tutto archiviato. Poi divenne politico grazie all’appoggio di Provenzano che ordinò ai suoi picciotti di votare Forza Italia. Presidente del Consiglio, 2 volte, fece leggi per evitarsi condanne dai processi che aveva, l’Italia si impoverì, SB e Mediaset s’arricchirono, cacciò giornalisti e comici dalla Rai, appiattì la cultura media degli Italiani riempendo i palinsensti TV con assurdi programmi basati sull’immagine e il piacere, ci portò in guerra in Iraq e Afghanistan.
Cambiò le leggi per evitare che amici suoi finissero in galera, e d’accordo con la Sinistra fecero l’indulto, grazie al quale tutti i finanziatori più o meno occulti dei politici erano sicuri di non finire in prigione, anzi molti continuarono a fare ciò che fecero sempre.
Tutto nel silenzo dell’opposizione, con qualche rara eccezione.
La gente, ignara di ciò, o ritenendola giusta, lo amava e lo ama ancora, tantè che si appresta a ritornare ad essere il nostro Presidente.
Chiaramente ciò è solo una Leggenda metropolitana, non può essere vero, altrimenti…saremmo degli esseri viventi insulsi, che ci distinguiamo dagli animali solo perché siamo più ricchi e più belli, e nemmeno sempre…Più intelligenti, forse? Non tutti…
Ma per fortuna è solo una Leggenda.

E Vissero tutti felici e contenti…

Morale della Favola: Cosa significa Morale?!

mercoledì 12 marzo 2008

Favola di un Cavaliere Miracolato - Cap IV -

Grazie alle nuove regole che Il Politico Assoluto II impose ai suoi cittadini, lui riuscì sempre a fuggire al Dio delle Manette Facili, aumentò la sua fortuna, ma purtroppo non riuscì a salvare il Sommo Pontefice del Dio della Neve Sepolta, malato da più di 40 anni e, nonostante ciò, catturato dai Boia del Dio delle Manette Facili. I quali, senza cuore, lo rapirono dentro la sua casa grazie a tecnologie avanzate e qualche malelingua di troppo.
Giorno davvero nefasto, per il nostro Politico senza Dio.
Facciamo un passo indietro.
La sfida era tra Lui e ancora il Fantasma degli Orchi Demoniaci, riesumato per l’ennesima volta.
Ci fu una estenuante lotta a colpi di incantesimi virtuali, attacchi alle spalle con spade di fuoco, scudi virtuosi coniati dall’azzurro cielo, scontri frontali all’ultimo sangue, anche gli Dei presero posizione e scommisero su uno o sull’altro, il nuovo Dio Unico, dopo la morte del precedente, dichiarò l’identificazione del suo credo con quello dell’Uscente Politico Assoluto II, e ai deboli di cuore s’era consigliato di non prendere parte alla lotta.
Tutti i pronostici erano per il nostro caro ex nano, le accuse del passato erano dimenticate dalla popolazione, e i Maghi D’Oltreoceano vedevano nella Palla di Vetro Magica la Sua vittoria.
Qualcosa andò storto. Nella Sfida Finale i due contendenti stramazzarono al suolo contemporaneamente. Ma, secondo alcuni piccoli orchi traformati in Giudici di Gara, il Fantasma degli Orchi Demoniaci cadde 25 centesimi di secondo dopo, e quindi era lui il vincitore.
Tutti gli Dei e il cielo intero gridarono alla truffa, inganno, lanciarono maledizioni al Fantasma Imbambolato, che come al solito porse l’altra guancia.
Nello stesso giorno l’ex Politico Assoluto II perse la sfida e l’appoggio del Dio della Neve Sepolta.
Inoltre anche lo Scudiero della Legalità, fu presto catturato dal solito Boia del Dio delle Manette Facili, e nonostante si nascondesse nella Camera del Potere, fu scovato e costretto ad andarsene per sempre. Cosa fare ora?
Assorbito presto lo smacco della sconfitta, si rimbocò le maniche e decise di controllare alcune pedine degli Orchi Demoniaci. Alcuni di loro ebbero problemi con il Dio delle Manette Facili, quindi avevano un nemico comune. Il Politico senza Dio fece alleanza con Alcuni Orchi Demoniaci, ricordandosi della buona esperienza del Passato. Insieme, grazie all’aiuto di un Pupazzo Danzante nominato Sacerdote Delle Manette Facili, misero fine ad alcune ingiustizie del passato, evitando la cattura di molti loro amici e anche di alcuni Capi della Terra: sia Orchi Demoniaci sia Servi del Cielo. Indebolirono il Dio delle Manette Facili, demolendo templi e cacciando Boia, il tutto senza trovare resistenza da parte del Fantasma degli Orchi, o tantomeno da quegli Orchi Demoniaci più assetati che erano ritornati dal Bosco delle Sparizioni.
Ormai tutto filava liscio, Il nostro Politico senza Dio era talmente bravo e rispettato che aveva conquistato anche i suoi odiati nemici, anche se a volte, per puro sfizio, continuava a provocarli.
Tanto il Fantasma Imbambolato continuava a porgere l’altra guancia.
Grazie alle sole sue forze il Politico Dei Due Mondi, così ribattezzato dopo la conquista del Mondo degli Orchi Demoniaci, era riuscito ad essere determinante sulla Terra anche agendo all’esterno del Potere. La gente lo osannava, riconosceva in Lui il Salvatore, perché il Fantasma Imbambolato quel poco che fece da solo lo fece male, portando la popolazione alla miseria.
Il Sacerdote delle Manette Facili colse l’occasione di crisi per giustificare la sua indole di Pupazzo Danzante e costrinse il Fantasma degli Orchi Demoniaci a lasciare il comando della Banda, stavolta definitivamente.
Nuovi scenari si aprono per il Politico Dei Due Mondi, dopo appena due anni ottenne la rivincita.
Stavolta lo Sfidante è un personaggio semi-nuovo che ha deciso di eliminare gli Orchi Demoniaci e sceglie come banda Il Diavolo e L’Acqua Santa, lui si chiama Libero Schiavo. La banda Degli Orchi Demoniaci viene spazzata via, rimangono pochi superstiti, ma le bande si dividono in continuazione. In compenso anche i Servi del Cielo si dividono, alcuni si convertono al Dio Unico Della Vita Forzata, altri al Dio della Morte Cercata. In mezzo sta il Politico dei Due Mondi che fonda una nuova religione tutta sua, Il Dio della Libertà. E nomina Dio se stesso, con il compiacimento della popolazione.
Questa sfida è più strana del solito, non è avvicente come l’ultima, il Dio della Libertà è sicuro di vincere, e a Libero Schiavo non dispiace se perde. L’unica emozione di sfida la regala un socio del Diavolo e L’Acqua Santa, il Vampiro Dislessico, quello che anni fa colpì i Grandi Capi della Terra, prosciugandone la Libertà. Lo scontro tra il Dio della Libertà e un ex membro dei Vampiri della Libertà è chiaramenete molto acceso, ma la Telefinzione e CartaFinzione non lo raccontano quasi mai, così la gente che ha già tanti guai può stare più tranquilla.
Come finirà questa sfida? Il Dio della Libertà conquisterà per la terza volta il comando della Terra?
O il Diavolo e L’Acqua Santa avrà la meglio?

FINE…?

martedì 11 marzo 2008

Favola di un Cavaliere Miracolato - Cap. III -

A capo della banda degli Orchi Demoniaci c’èra il Fantasma degli Orchi. Rievocato dalle oscurità del passato, il Fantasma degli Orchi si pose come obiettivo il tentativo di sfatare il mito della cattiveria degli Orchi Demoniaci. Essi non dovevano apparire alla gente come dei mangia-bambini, pratica diffusa spesso in passato dai loro antenati, e per fare ciò avevano una sola soluzione: non fare niente. Forse perché non sapendo fare altro che mangiare bambini, meglio non far niente così non si dà una immagine negativa. Alcuni Orchi più assetati si stufarono presto di questa situazione e si rifugiarono nel Bosco delle Sparizioni. A quel punto il Fantasma degli Orchi lasciò il comando della banda a Baffo Rosso, uno strano Orco, più giovane, con disturbi di personalità.
Il Baffo Rosso continuò non solo a non mangiare bambini, ma addirittura riuscì a stringere rapporti con il nostro ex Politico Assoluto, suo rivale. Lo aiutò nel momento di maggior difficoltà, difese lui e i suoi possedimenti nella sua Telefinzione, non lo costrinse a venderla come aveva stabilito La Corte Suprema delle Manette Facili, inoltre fece scelte su suggerimento dello stesso ex Politico Assoluto, anche se nessuno lo sapeva. Insomma erano due facce della stessa medaglia, e lasciarono sconcertati molti Orchi Demoniaci, all’inizio, ma poi col tempo si abituarono a convivere con Il Cavaliere Rosso, così ribattezzato per la sua amicizia con Baffo Rosso.
Quindi in qualche modo il Cavaliere Rosso riuscì ad influire le scelte persino della banda degli Orchi Demoniaci, dando prova di estremo coraggio e personalità. Coraggio che ottenne dal Dio della Neve Sepolta, che già in passato aveva allacciato rapporti con piccoli Orchi, nel tentativo a volte riuscito di avvicinarli a questo nuovo credo.
Non furono tutte rose e fiori, ad un certo punto i rapporti si feceri più aspri, e il Cavaliere Rosso, offeso, ruppe il patto segreto e grazie al ritorno di alcuni vecchi amici e l’arrivo di nuovi, ebbe il coraggio di sfidare il Baffo Rosso. Ma lui non accettò la sfida, e mandò in campo un ibrido tra Orco e Agnello, il Pastore Romano. Costui fu messo a capo della banda degli Orchi Demoniaci nel momento in cui molti di loro si sparpagliarono nel Bosco delle Sparizioni e molti non fecero più ritorno, e altri avevano accettato la convivenza con l’ex Politico Assoluto. Non sapendo cosa dire, se dargli contro o ammetere che va bene pure il suo avversario, chiaramente perse la sfida e spianò la strada al Grande Ritorno.
Ma in quegli anni, tra la gente si sparsero ulteriori malelingue, alcune molto gravi. Un personaggio sconosciuto appoggiato da un giullare pervertito raccontò orribili cose del Candidato Politico Assoluto, quando ancora era nano, imprenditore,Cavaliere. Sparlò di Sir Mangano e Mago Marcello, chiese da dove venissero le sue fortune, tutte curiosità inconcepibili.
Difatti il Candidato Politico Assoluto aveva raccontato tutta la sua vita in un opuscolo inviato alla popolazione, la verità era quella. Come si permetteva un Povero cittadino di contraddire il benefattore del Suo Paese?
Nonostante tutto, vinse la sfida con il Pastore Romano.
Ben presto tutti coloro che parlarono male del Politico Assoluto II finirono anch’essi nel Bosco delle Sparizioni.
Ritornato al ruolo che più merita, il Politico Assoluto II cominciò a lavorare per la gente: tagliò le tasse ai più ricchi, riformò la giustizia e la Telefinzione a suo piacere per contrastare i pochi Boia rimasti, mise in primo piano figure appartenenti al Dio della Neve Sepolta, sconfiggendo la loro timidezza, riportò il Paese in guerra dopo tanto tempo, aiutò i vecchi timidi emissari rendendo quasi impossibile seguire le loro tracce quando si rifugiavano in quelle Vie stranamente numerate, mise allegria ai Paesi vicini e lontani e tante, tante belle avventure da raccontare ai nipotini e amici.
Nella sua bontà, cercò di aiutare anche Mago Marcello che purtroppo finì nella morsa di qualche Boia rimasto, così come lo Scudiero della Legalità. A loro furono riservati aiuti speciali, come spesso avvenne anche in passato, nel tentativo di farli fuggire dalla morsa dei Boia del Dio delle Manette Facili. Questo Dio era sempre più solo, i credenti diminuirono, i Vampiri della Libertà furono rimossi e rinnegati da quasi tutti i suoi sostenitori, e furono costretti a dividersi. Uno di loro, il più popolare, il Vampiro Dislessico, aveva provato ad aiutare il Pastore Romano a vincere la sfida, ma l’ibrido non accettò la richiesta.Comunque, anche se indeboliti, gli Orchi Demoniaci potevano essere ancora pericolosi, agli occhi del Politico Assoluto II, che continuò così nella sua lotta contro il male, ottenendo grandi risultati, come tutte le TeleFinzioni e CartaFinzioni raccontano.
In questo massimo splendore di vita, gli Orchi Demoniaci erano sempre più divisi, tra la gente cresceva il malcontento, inspiegabilmente, ma per fortuna la maggioranza degli Orchi Demoniaci non li ascoltò.
L’unica cosa che il Politico Assoluto non riuscì a fare è cambiare quella strana usanza secondo cui un Paese ogni 5 anni deve scegliere tra due Sfidanti.
Purtroppo il tempo passa in fretta, quando si sta bene, e quei 5 anni si avvicinarono…
...continua...

giovedì 6 marzo 2008

Favola di un Cavaliere Miracolato - Cap. II -

CAPITOLO II
Nel giro di poco tempo il nostro piccolo ma grande nano costruì quindi un vero e proprio impero, lui si sedeva nel trono, aveva fidi consiglieri, ricchezze sparse ovunque, servitori e giullari. Ottenne presto l’appoggio dei Grandi Capi della Terra e degli Dei, e grazie alla Telefinzione, cui si aggiunse presto anche la CartaFinzione, il consenso quasi unanime del popolo.
Ma come si sa, quando hai successo nascono le invidie e nemici. Oltre ai già citati Dioscuri, Boia del Dio delle Manette Facili, si aggirava minaccioso un gruppetto di Boia, denominati i Vampiri della Libertà. Queste losche figure si aggiravano tra quelle vie stranamente numerate seguendo gli emissari dei Grandi Capi della Terra, anch’essi molto timidi come quelli del Dio della Neve. In alcuni casi erano gli stessi. Una volta raggiunti e presi, i Vampiri della Libertà prosciugavano spietatamente e senza pietà la libertà di questi timidi esseri viventi che, in fin di vita, furono costretti a svelare persino per conto di chi lavoravano. Loro! Che della loro modestia e timidezza avevano fatto una ragione di Vita, che non sarebbero mai voluti diventare famosi, dovevano amettere che lavoravano per conto dei Grandi Capi della Terra!! Capite bene che la libertà da quel momento verrà meno per sempre!! A dir la verità c’erano eccezioni, alcuni lavoravano alla luce del sole, coraggiosi e spavaldi non temevano nessuno. Ma i Vampiri della Libertà succhiarono via persino la loro lodevole personalità.
Così da una parte I Dioscuri stavano dissacrando il Dio delle Nevi, riuscendo persino a catturare il Sommo Sacerdote, e dall’altra i Vampiri della Libertà misero in grave crisi tutti i Grandi Capi della Terra, alcuni tra i quali in stretto contatto con il Dio Unico e i suoi amici.
In questo rovesciamento dell’ordine costituito il Cavalere degli Dei si ritrovò di colpo senza molti amici, addirittura il Socievole Fiore Rosa fu costretto a fuggire in Africa perché accusato di essere un ladro anche dalla popolazione, Il Banchiere del Dio Unico era già morto, ma quel che più grave con la cattura del Sommo Sacerdote, che aveva preso il posto si Sir Mangano, ormai debole, veniva meno anche l’appoggio del Dio delle Nevi.
Ora il Cavaliere degli Dei non aveva più nessun Dio a cui rivolgere la preghiera. Era disperato, temeva giustamente per il suo futuro, temeva i Vampiri della Libertà. Per fortuna che nel frattempo i Boia Dioscuri morirono nel giro di due mesi uno dall’altro, strane coincidenze che capitano nella vita. S’era spaventato il nostro Cavaliere senza Dei nel sentire uno dei due Dioscuri parlare negativamente di lui, Sir Mangano e Mago Marcello.
Comunque, dopo questa bella notizia, Mago Marcello corse in aiuto del Cavaliere senza Dei.
Grazie ai suoi poteri Magici il Mago trasformò l’ex nano,l’ex imprenditore, in un Politico e riuscì per sino a trovare una nuova religione per lui, il Dio della Neve Sepolta.
Questo Dio era simile al precedente, ma più moderno, più timido di quello precedente, e più furbo.
Il nostro neo Politico ne rimase subito affascinato, e così in men che non si dica sostituì anche i Gandi Capi della Terra, ponendo se stesso come Politico Assoluto. La popolazione, grazie alla sua Tele e Cartafinzione, lo appoggiò e divenne così il Politico Assoluto della Terra.
Sembrava sistemato tutto, il Mago Marcello vide ancora giusto. Ma frange della popolazione cominciò a dubitare del Politico Assoluto, alcune malelingue sparsero la voce della sua amicizia con Fiore Rosa, odiato da tutti, alleati Politici dubitarono della sua onestà, sapendo della sua amicizia con il Sommo Sacerdote, ritenuto responsabile della morte dei Dioscuri, che, non si sa perché, piacevano alla gente.
Possibile che il Politico Assoluto sia un Ladro?
Possibile che il Politico Assoluto sia un Mafioso?
Questi i dubbi della popolazione, e alla fine i Vampiri della Libertà si misero alla ricerca del Politico Assoluto. Dopo poco tempo si dimise da Gran Capo della Terra, ma rimase disponibile per il futuro. Nel Frattempo gli Orchi demoniaci presero il potere, portarono la Terra allo sbando.
Ma i Vampiri della Libertà riuscirono solo ad avvicinarsi al Politico Ladro e Mafioso, il quale, grazie alla sua abilità e all’amicizia con lo Scudiero della Legalità, riuscì a convincere alcuni Boia delle sue buone intenzioni, così riuscì sempre a guadagnar terreno con i Vampiri della Libertà che col tempo persero pezzi e speranza.
Comunque la situazione è difficile, il nostro Ex Politico Assoluto dovrà vedersela con gli Orchi Demoniaci per sopravvivere, suoi acerrimi nemici. Riuscirà nella sua ardua impresa?
O gli Orchi Demoniaci lo sconfiggeranno facendo leva sui suoi guai e malelingue?

continua...

mercoledì 5 marzo 2008

Favola di un Cavaliere Miracolato -Cap. 1-

PROLOGO
Mi son chiesto come rendere il mio blog più popolare...
Una bella favola per bambini forse mi aiuterà...
E' la prima volta che mi cimento in una cosa del genere, spero che l'esperimento sia gradito al lettore.
CAPITOLO I
Tanto, ma tanto tempo fa, in un luogo non lontano dall’Africa e abbastanza vicino ai paesi nordici, vivevano un nano, un imprenditore,un ladro, un mafioso, un politico, e tante altre specie di persone tutte in relazione tra loro. Non mancavano maghi, cavalieri, eroi, ecc.
Leggenda narra che un nano, dedito al lavoro, ricevette dal padre un’immensa fortuna.
Il padre era devoto al Dio della Neve, i cui emissari, viaggiando tra vie stranamente numerate e nascoste, portarono in dono una grande fortuna al padre del nano, degna ricompensa per chi non svelò mai i nomi dei timidi emissari che non volevano diventare famosi.
Il nano ereditò questa fortuna, con il benestare del Dio della Neve, e cominciò a lavorarci su.
Invece di miniere il nostro nano costruì palafitte, poi palazzi, città. Divenne in fretta un gran nano, e fu a quel punto che venne il Mago Marcello, suo vecchio amico, che grazie ai suoi poteri lo trasformò in un imprenditore vero. Ma ad una condizione: l’imprenditore per continuare ad essere tale doveva ospitare in casa una sorta di Talismano, per tenere lontano i guai.
Fu così che Mago Marcello chiamò un Prode Cavaliere, Sir Mangano, della Sacra Famiglia di Porta Nuova, famoso per le sue mirabili imprese in terre saracene.
Il nano-imprenditore non diede in realtà grande risalto a questo personaggio, tanto che il Prode Cavaliere venne assunto come semplice Stalliere, un Cavaliere deve sapere come si trattano i cavalli, pensò il neo imprenditore.
Comunque sia con il suo arrivo le minacce all’imprenditore di colpo svanirono e le ricchezze aumentarono. Mago Marcello vide giusto, un ottimo Talismano.
Visto il buon successo avuto con l’aiuto del suo amico Mago, L’imprenditore baciato dalla fortuna, decise di avvalersi di altri suoi amici. Un suo amico,tal Bambino Cattivo, nato nella terra dei nani, un’ isola caratterizzata da sassi, pecore e nani, ove però germogliano fior di uomini, era in buoni rapporti con il banchiere del Dio Unico. Se voleva poteva chiedere al Dio Unico un favore.
Da qui la vita del nostro imprenditore si complica: era devoto al Dio della Neve, un altro credo, non poteva cambiare religione così. Allora per informarsi decise di intraprende una grande avventura:
Si iscrisse all’associazione misteriosa degli Eroi Incappucciati. Gli Eroi Incappucciati vivevano in un luogo misterioso, nessuno conosceva nessuno, praticavano strani riti vicini alla simbologia Comunista, forse addirittura lodavano Satalin, il Demonio in persona, quello coi grossi baffi, pensava l’ex nano.
Ma ormai aveva deciso, si avventurò e riuscì a diventare pure lui un Eroe Mascherato.
Per fortuna di Satalin il Demonio nemmeno l’ombra, anzi…
Scoprì molte cose interessanti. La più importante per lui che il Dio della Neve e il Dio Unico in realtà vanno d’accordo, fanno cagnara solo pubblicamente, spesso il Dio Unico utilizzò gli emissari della Neve, come fece pure suo padre. L’idea del suo amico Bambino Cattivo era così attuabile.
Il Banchiere del Dio Unico diede una grande benedizione, ma molto grande, con il benestare degli emissari di questo Dio Unico.
Certo ora il nostro imprenditore doveva servire due Dei, ma ne valeva la pena. I suoi amici l’aiuteranno.
In continua ascesa, il nostro imprenditore fu proclamato Cavaliere degli Dei, e prese possesso di una nuova tecnologia che permetteva al popolo di pensare e agire come voleva lui, però non sempre funzionava. Nacquero i primi nemici, il Talismano Sir Mangano non c’era più, aveva confuso la parola cavalli con Neve e, invece di portare i cavalli in un albergo, come d’accordo, portò invece la Neve. Come avrete capito Sir Mangano era in realtà un emissario della Neve, ma nessuno lo sapeva…Mago Marcello fu l’unico a stargli vicino nei momenti difficili in seguito alla punizione che Sir Mangano dovette subire. In quegli anni c’erano alcuni Boia che erano devoti al Dio della Manetta Facile, acerrimo nemico del Dio della Neve. Questi Boia furono soprannominati i Dioscuri.
Furono loro a punire il Prode Cavaliere Saraceno, da anni alla corte dell’ormai famoso Cavaliere degli Dei.
Comunque sia di questa storia nessuno del popolo sapeva nulla, così la sua popolarità e credibilità s’impennò a tal punto che persino i Grandi Capi della Terra riconobbero il suo valore. Specialmente il Socievole Fiore Rosa, membro autorevole dei Grandi Capi. Divennero presto amici e si aiutarono a vicenda. Frequentavano gli stessi amici, avevano contatti con le stesse persone, specie gli emissari del Dio della Neve che, ancora timidi, viaggiavano su quelle vie stranamente numerate per aiutare il Fiore Rosa. In cambio quest’ultimo aiutò il Cavaliere degli Dei per risolvere alcuni problemi legati alla Telefinzione, la tecnologia che il nostro ex nano prese possesso, come vi raccontavo prima.
Tutto sembrava procedere a meraviglia, ma poi…

...continua...