martedì 11 marzo 2008

Favola di un Cavaliere Miracolato - Cap. III -

A capo della banda degli Orchi Demoniaci c’èra il Fantasma degli Orchi. Rievocato dalle oscurità del passato, il Fantasma degli Orchi si pose come obiettivo il tentativo di sfatare il mito della cattiveria degli Orchi Demoniaci. Essi non dovevano apparire alla gente come dei mangia-bambini, pratica diffusa spesso in passato dai loro antenati, e per fare ciò avevano una sola soluzione: non fare niente. Forse perché non sapendo fare altro che mangiare bambini, meglio non far niente così non si dà una immagine negativa. Alcuni Orchi più assetati si stufarono presto di questa situazione e si rifugiarono nel Bosco delle Sparizioni. A quel punto il Fantasma degli Orchi lasciò il comando della banda a Baffo Rosso, uno strano Orco, più giovane, con disturbi di personalità.
Il Baffo Rosso continuò non solo a non mangiare bambini, ma addirittura riuscì a stringere rapporti con il nostro ex Politico Assoluto, suo rivale. Lo aiutò nel momento di maggior difficoltà, difese lui e i suoi possedimenti nella sua Telefinzione, non lo costrinse a venderla come aveva stabilito La Corte Suprema delle Manette Facili, inoltre fece scelte su suggerimento dello stesso ex Politico Assoluto, anche se nessuno lo sapeva. Insomma erano due facce della stessa medaglia, e lasciarono sconcertati molti Orchi Demoniaci, all’inizio, ma poi col tempo si abituarono a convivere con Il Cavaliere Rosso, così ribattezzato per la sua amicizia con Baffo Rosso.
Quindi in qualche modo il Cavaliere Rosso riuscì ad influire le scelte persino della banda degli Orchi Demoniaci, dando prova di estremo coraggio e personalità. Coraggio che ottenne dal Dio della Neve Sepolta, che già in passato aveva allacciato rapporti con piccoli Orchi, nel tentativo a volte riuscito di avvicinarli a questo nuovo credo.
Non furono tutte rose e fiori, ad un certo punto i rapporti si feceri più aspri, e il Cavaliere Rosso, offeso, ruppe il patto segreto e grazie al ritorno di alcuni vecchi amici e l’arrivo di nuovi, ebbe il coraggio di sfidare il Baffo Rosso. Ma lui non accettò la sfida, e mandò in campo un ibrido tra Orco e Agnello, il Pastore Romano. Costui fu messo a capo della banda degli Orchi Demoniaci nel momento in cui molti di loro si sparpagliarono nel Bosco delle Sparizioni e molti non fecero più ritorno, e altri avevano accettato la convivenza con l’ex Politico Assoluto. Non sapendo cosa dire, se dargli contro o ammetere che va bene pure il suo avversario, chiaramente perse la sfida e spianò la strada al Grande Ritorno.
Ma in quegli anni, tra la gente si sparsero ulteriori malelingue, alcune molto gravi. Un personaggio sconosciuto appoggiato da un giullare pervertito raccontò orribili cose del Candidato Politico Assoluto, quando ancora era nano, imprenditore,Cavaliere. Sparlò di Sir Mangano e Mago Marcello, chiese da dove venissero le sue fortune, tutte curiosità inconcepibili.
Difatti il Candidato Politico Assoluto aveva raccontato tutta la sua vita in un opuscolo inviato alla popolazione, la verità era quella. Come si permetteva un Povero cittadino di contraddire il benefattore del Suo Paese?
Nonostante tutto, vinse la sfida con il Pastore Romano.
Ben presto tutti coloro che parlarono male del Politico Assoluto II finirono anch’essi nel Bosco delle Sparizioni.
Ritornato al ruolo che più merita, il Politico Assoluto II cominciò a lavorare per la gente: tagliò le tasse ai più ricchi, riformò la giustizia e la Telefinzione a suo piacere per contrastare i pochi Boia rimasti, mise in primo piano figure appartenenti al Dio della Neve Sepolta, sconfiggendo la loro timidezza, riportò il Paese in guerra dopo tanto tempo, aiutò i vecchi timidi emissari rendendo quasi impossibile seguire le loro tracce quando si rifugiavano in quelle Vie stranamente numerate, mise allegria ai Paesi vicini e lontani e tante, tante belle avventure da raccontare ai nipotini e amici.
Nella sua bontà, cercò di aiutare anche Mago Marcello che purtroppo finì nella morsa di qualche Boia rimasto, così come lo Scudiero della Legalità. A loro furono riservati aiuti speciali, come spesso avvenne anche in passato, nel tentativo di farli fuggire dalla morsa dei Boia del Dio delle Manette Facili. Questo Dio era sempre più solo, i credenti diminuirono, i Vampiri della Libertà furono rimossi e rinnegati da quasi tutti i suoi sostenitori, e furono costretti a dividersi. Uno di loro, il più popolare, il Vampiro Dislessico, aveva provato ad aiutare il Pastore Romano a vincere la sfida, ma l’ibrido non accettò la richiesta.Comunque, anche se indeboliti, gli Orchi Demoniaci potevano essere ancora pericolosi, agli occhi del Politico Assoluto II, che continuò così nella sua lotta contro il male, ottenendo grandi risultati, come tutte le TeleFinzioni e CartaFinzioni raccontano.
In questo massimo splendore di vita, gli Orchi Demoniaci erano sempre più divisi, tra la gente cresceva il malcontento, inspiegabilmente, ma per fortuna la maggioranza degli Orchi Demoniaci non li ascoltò.
L’unica cosa che il Politico Assoluto non riuscì a fare è cambiare quella strana usanza secondo cui un Paese ogni 5 anni deve scegliere tra due Sfidanti.
Purtroppo il tempo passa in fretta, quando si sta bene, e quei 5 anni si avvicinarono…
...continua...

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