sabato 8 marzo 2008

Mastella: vittima e carnefice?

Prendo da http://www.beppegrillo.it/ una bellissima poesia dedicato al povero Mastella...! Ebbene sì, dopo aver svolto il lavoro sporco facendo cadere il governo Prodi, è stato ripudiato da tutti, specie da Berlusconi, e rischia di rimanere a casa.

Si consolerà con la notizia di oggi della sua archiviazione nell'inchiesta Why Not,quella famosa dove era stato indagato da De Magistris, che avendo questa terribile colpa di non guardare in faccia nessuno, sta per essere estromesso definitivamente dai suoi compiti di magistrato. Per chi non si ricordasse la richiesta del trasferimento era partita dallo stesso Mastella, ministro della Giustizia.
Che credibilità può avere questa archiviazione dopo che il titolare dell'inchiesta è stato cacciato dall'indagato?!?

In morte del fratello Clemente 1(*)

Un dì, s'io 2(*) non andrò sempre fuggendodi partito in partito,
me vedrai sedutosu la tua pietra, o fratel mio,
gemendoil fior de' tuoi gentil anni caduto.
La Madre 3(*) or sol suo dì tardo traendo
parla di me col tuo cenere muto 4(*),
ma io deluse a voi le palme tendo
e sol da lunge i tetti di Ceppaloni 5(*) saluto.
Sento gli avversi numi 6(*),
e le secretecure che al viver tuo furon tempesta,
e prego anch'io nel tuo porto quiete.
Questo di tanti voti oggi ti resta!
Gentil Clemente, almen le ossa 7(*) rendi allora
al petto degli italiani mesti.

Testo liberamente tratto da: "In morte del fratello Giovanni" di Ugo Foscolo.



1(*) L’autore, con sottile eufemismo, si riferisce alla morte politica dello statista italiano Clemente Mastella (Ceppaloni 5 febbraio 1947, vivente)

2(*) La poesia è attribuita al famoso compagno di merende Pierferdinando Casini (“Ferdy”) che ha condiviso le battaglie politiche di Clemente Mastella (“Clem”) per decenni

3(*) Il significato da attribuire alla “Madre” è fonte di discussione per gli studiosi. Se molti la riferiscono a Silvio Berlusconi, alcuni propendono a una allusione a donna di facili costumi

4(*) “Cenere muto” è il soprannome del Governatore Antonio Bassolino. La cenere infatti non parla e neppure Bassolino ha mai detto nulla ai giudici sul disastro ambientale in Campania

5(*) Città natale di Mastella di cui è sindaco a vita. E’ rimasta celebre la fiaccolata dei suoi abitanti a sostegno della moglie Sandra Lonardo costretta agli arresti domiciliari perché accusata di concussione

6(*) Gli “avversi numi” sono le percentuali di voto previste per il suo partito di ricatto e di governo, detto UDEUR. Infatti, nel 2008, per la prima volta un partito italiano registra intenzioni di voto negative. Fa perdere tra il 10 e il 12% dei voti a chi se lo prende

7(*) “Le ossa” sono in realtà i popolari torroncini natalizi autoprodotti da Mastella con i soldi del finanziamento pubblico al suo partito. Tutti gli italiani ne vorrebbero un etto.

giovedì 6 marzo 2008

Favola di un Cavaliere Miracolato - Cap. II -

CAPITOLO II
Nel giro di poco tempo il nostro piccolo ma grande nano costruì quindi un vero e proprio impero, lui si sedeva nel trono, aveva fidi consiglieri, ricchezze sparse ovunque, servitori e giullari. Ottenne presto l’appoggio dei Grandi Capi della Terra e degli Dei, e grazie alla Telefinzione, cui si aggiunse presto anche la CartaFinzione, il consenso quasi unanime del popolo.
Ma come si sa, quando hai successo nascono le invidie e nemici. Oltre ai già citati Dioscuri, Boia del Dio delle Manette Facili, si aggirava minaccioso un gruppetto di Boia, denominati i Vampiri della Libertà. Queste losche figure si aggiravano tra quelle vie stranamente numerate seguendo gli emissari dei Grandi Capi della Terra, anch’essi molto timidi come quelli del Dio della Neve. In alcuni casi erano gli stessi. Una volta raggiunti e presi, i Vampiri della Libertà prosciugavano spietatamente e senza pietà la libertà di questi timidi esseri viventi che, in fin di vita, furono costretti a svelare persino per conto di chi lavoravano. Loro! Che della loro modestia e timidezza avevano fatto una ragione di Vita, che non sarebbero mai voluti diventare famosi, dovevano amettere che lavoravano per conto dei Grandi Capi della Terra!! Capite bene che la libertà da quel momento verrà meno per sempre!! A dir la verità c’erano eccezioni, alcuni lavoravano alla luce del sole, coraggiosi e spavaldi non temevano nessuno. Ma i Vampiri della Libertà succhiarono via persino la loro lodevole personalità.
Così da una parte I Dioscuri stavano dissacrando il Dio delle Nevi, riuscendo persino a catturare il Sommo Sacerdote, e dall’altra i Vampiri della Libertà misero in grave crisi tutti i Grandi Capi della Terra, alcuni tra i quali in stretto contatto con il Dio Unico e i suoi amici.
In questo rovesciamento dell’ordine costituito il Cavalere degli Dei si ritrovò di colpo senza molti amici, addirittura il Socievole Fiore Rosa fu costretto a fuggire in Africa perché accusato di essere un ladro anche dalla popolazione, Il Banchiere del Dio Unico era già morto, ma quel che più grave con la cattura del Sommo Sacerdote, che aveva preso il posto si Sir Mangano, ormai debole, veniva meno anche l’appoggio del Dio delle Nevi.
Ora il Cavaliere degli Dei non aveva più nessun Dio a cui rivolgere la preghiera. Era disperato, temeva giustamente per il suo futuro, temeva i Vampiri della Libertà. Per fortuna che nel frattempo i Boia Dioscuri morirono nel giro di due mesi uno dall’altro, strane coincidenze che capitano nella vita. S’era spaventato il nostro Cavaliere senza Dei nel sentire uno dei due Dioscuri parlare negativamente di lui, Sir Mangano e Mago Marcello.
Comunque, dopo questa bella notizia, Mago Marcello corse in aiuto del Cavaliere senza Dei.
Grazie ai suoi poteri Magici il Mago trasformò l’ex nano,l’ex imprenditore, in un Politico e riuscì per sino a trovare una nuova religione per lui, il Dio della Neve Sepolta.
Questo Dio era simile al precedente, ma più moderno, più timido di quello precedente, e più furbo.
Il nostro neo Politico ne rimase subito affascinato, e così in men che non si dica sostituì anche i Gandi Capi della Terra, ponendo se stesso come Politico Assoluto. La popolazione, grazie alla sua Tele e Cartafinzione, lo appoggiò e divenne così il Politico Assoluto della Terra.
Sembrava sistemato tutto, il Mago Marcello vide ancora giusto. Ma frange della popolazione cominciò a dubitare del Politico Assoluto, alcune malelingue sparsero la voce della sua amicizia con Fiore Rosa, odiato da tutti, alleati Politici dubitarono della sua onestà, sapendo della sua amicizia con il Sommo Sacerdote, ritenuto responsabile della morte dei Dioscuri, che, non si sa perché, piacevano alla gente.
Possibile che il Politico Assoluto sia un Ladro?
Possibile che il Politico Assoluto sia un Mafioso?
Questi i dubbi della popolazione, e alla fine i Vampiri della Libertà si misero alla ricerca del Politico Assoluto. Dopo poco tempo si dimise da Gran Capo della Terra, ma rimase disponibile per il futuro. Nel Frattempo gli Orchi demoniaci presero il potere, portarono la Terra allo sbando.
Ma i Vampiri della Libertà riuscirono solo ad avvicinarsi al Politico Ladro e Mafioso, il quale, grazie alla sua abilità e all’amicizia con lo Scudiero della Legalità, riuscì a convincere alcuni Boia delle sue buone intenzioni, così riuscì sempre a guadagnar terreno con i Vampiri della Libertà che col tempo persero pezzi e speranza.
Comunque la situazione è difficile, il nostro Ex Politico Assoluto dovrà vedersela con gli Orchi Demoniaci per sopravvivere, suoi acerrimi nemici. Riuscirà nella sua ardua impresa?
O gli Orchi Demoniaci lo sconfiggeranno facendo leva sui suoi guai e malelingue?

continua...

mercoledì 5 marzo 2008

Favola di un Cavaliere Miracolato -Cap. 1-

PROLOGO
Mi son chiesto come rendere il mio blog più popolare...
Una bella favola per bambini forse mi aiuterà...
E' la prima volta che mi cimento in una cosa del genere, spero che l'esperimento sia gradito al lettore.
CAPITOLO I
Tanto, ma tanto tempo fa, in un luogo non lontano dall’Africa e abbastanza vicino ai paesi nordici, vivevano un nano, un imprenditore,un ladro, un mafioso, un politico, e tante altre specie di persone tutte in relazione tra loro. Non mancavano maghi, cavalieri, eroi, ecc.
Leggenda narra che un nano, dedito al lavoro, ricevette dal padre un’immensa fortuna.
Il padre era devoto al Dio della Neve, i cui emissari, viaggiando tra vie stranamente numerate e nascoste, portarono in dono una grande fortuna al padre del nano, degna ricompensa per chi non svelò mai i nomi dei timidi emissari che non volevano diventare famosi.
Il nano ereditò questa fortuna, con il benestare del Dio della Neve, e cominciò a lavorarci su.
Invece di miniere il nostro nano costruì palafitte, poi palazzi, città. Divenne in fretta un gran nano, e fu a quel punto che venne il Mago Marcello, suo vecchio amico, che grazie ai suoi poteri lo trasformò in un imprenditore vero. Ma ad una condizione: l’imprenditore per continuare ad essere tale doveva ospitare in casa una sorta di Talismano, per tenere lontano i guai.
Fu così che Mago Marcello chiamò un Prode Cavaliere, Sir Mangano, della Sacra Famiglia di Porta Nuova, famoso per le sue mirabili imprese in terre saracene.
Il nano-imprenditore non diede in realtà grande risalto a questo personaggio, tanto che il Prode Cavaliere venne assunto come semplice Stalliere, un Cavaliere deve sapere come si trattano i cavalli, pensò il neo imprenditore.
Comunque sia con il suo arrivo le minacce all’imprenditore di colpo svanirono e le ricchezze aumentarono. Mago Marcello vide giusto, un ottimo Talismano.
Visto il buon successo avuto con l’aiuto del suo amico Mago, L’imprenditore baciato dalla fortuna, decise di avvalersi di altri suoi amici. Un suo amico,tal Bambino Cattivo, nato nella terra dei nani, un’ isola caratterizzata da sassi, pecore e nani, ove però germogliano fior di uomini, era in buoni rapporti con il banchiere del Dio Unico. Se voleva poteva chiedere al Dio Unico un favore.
Da qui la vita del nostro imprenditore si complica: era devoto al Dio della Neve, un altro credo, non poteva cambiare religione così. Allora per informarsi decise di intraprende una grande avventura:
Si iscrisse all’associazione misteriosa degli Eroi Incappucciati. Gli Eroi Incappucciati vivevano in un luogo misterioso, nessuno conosceva nessuno, praticavano strani riti vicini alla simbologia Comunista, forse addirittura lodavano Satalin, il Demonio in persona, quello coi grossi baffi, pensava l’ex nano.
Ma ormai aveva deciso, si avventurò e riuscì a diventare pure lui un Eroe Mascherato.
Per fortuna di Satalin il Demonio nemmeno l’ombra, anzi…
Scoprì molte cose interessanti. La più importante per lui che il Dio della Neve e il Dio Unico in realtà vanno d’accordo, fanno cagnara solo pubblicamente, spesso il Dio Unico utilizzò gli emissari della Neve, come fece pure suo padre. L’idea del suo amico Bambino Cattivo era così attuabile.
Il Banchiere del Dio Unico diede una grande benedizione, ma molto grande, con il benestare degli emissari di questo Dio Unico.
Certo ora il nostro imprenditore doveva servire due Dei, ma ne valeva la pena. I suoi amici l’aiuteranno.
In continua ascesa, il nostro imprenditore fu proclamato Cavaliere degli Dei, e prese possesso di una nuova tecnologia che permetteva al popolo di pensare e agire come voleva lui, però non sempre funzionava. Nacquero i primi nemici, il Talismano Sir Mangano non c’era più, aveva confuso la parola cavalli con Neve e, invece di portare i cavalli in un albergo, come d’accordo, portò invece la Neve. Come avrete capito Sir Mangano era in realtà un emissario della Neve, ma nessuno lo sapeva…Mago Marcello fu l’unico a stargli vicino nei momenti difficili in seguito alla punizione che Sir Mangano dovette subire. In quegli anni c’erano alcuni Boia che erano devoti al Dio della Manetta Facile, acerrimo nemico del Dio della Neve. Questi Boia furono soprannominati i Dioscuri.
Furono loro a punire il Prode Cavaliere Saraceno, da anni alla corte dell’ormai famoso Cavaliere degli Dei.
Comunque sia di questa storia nessuno del popolo sapeva nulla, così la sua popolarità e credibilità s’impennò a tal punto che persino i Grandi Capi della Terra riconobbero il suo valore. Specialmente il Socievole Fiore Rosa, membro autorevole dei Grandi Capi. Divennero presto amici e si aiutarono a vicenda. Frequentavano gli stessi amici, avevano contatti con le stesse persone, specie gli emissari del Dio della Neve che, ancora timidi, viaggiavano su quelle vie stranamente numerate per aiutare il Fiore Rosa. In cambio quest’ultimo aiutò il Cavaliere degli Dei per risolvere alcuni problemi legati alla Telefinzione, la tecnologia che il nostro ex nano prese possesso, come vi raccontavo prima.
Tutto sembrava procedere a meraviglia, ma poi…

...continua...

lunedì 3 marzo 2008

MEMORIAL "CALCIOPOLI" PARTE III

Oggi sul Corriere della Sera c’è un’intervista a Moggi.
È stato ad un congresso dell’Udc, ha abbracciato Casini, e al giornalista che lo ha intervistato confessa che se gli proponessero una candidatura lui accetterebbe!
Dice inoltre che il 75% degli juventini lo voterebbero, ovvero 9 milioni di juventini!
Dice che gli juvventini lo amano perché ha fatto vincere la juve, non gli rimprovano il fatto che abbia portato la Juventus in serie B!
Dice che non lo candidano perché hanno paura di lui, porterebbe troppi voti a suo favore!

Penso che ogni commento sia superfluo, non merita nemmeno di essere insultato.
È anche per questo che sento, oggi a maggior ragione, di continuare la rubrica su Calciopoli.

Moggi e i Mass media:
Ad alcuni cronisti è vietato partecipare ai talk show televisivi, non solo al “Processo di Biscardi”(dove Moggi e Biscardi concordavano tutto, moviole e ospiti,) ma anche nelle trasmissioni sportive più seguite della Rai e Mediaset. Idem per gli opinionisti non allineati, primo fra tutti l’ex juventino Boniek, cacciato dalla Domenica Sporiva dopo il 2004-05, e sostiituito dal più docile Sandro Mazzola( vanno benissimo i vari Vincenzo D’amico, Claudio Sala, Mauro Sandreani, opinionisti con poche opinioni). Lucianone non tollera i giornaliusti liberi e interviste vere, così il suo controllo si estende ai giornali: il torinese “Tuttosport” dedica a Moggi sette articoli al giorno per celebranrne la bravura e la bellezza; la milanese “Gazzetta dello Sport” non è da meno nell’esaltare il potere e le gesta dell’ex ferroviere.

Moggi e Preziosi:
Il dirigente del Venezia Pino Pagliara, per combinazione amico di Moggi, viene fermato dalla polizia all’uscita della fabbrica di giocattoli di Enrico Preziosi, presidente del Genoa.
A bordo dell’auto di Pagliara viene trovata una busta con 250mila euro in contanti: per la magistratura sportiva è la prova dell’illecito. Il Genoa batte i veneti 3-2, la parte rossoblù della città si esalta, ma la festa finisce presto. Il Genoa, umiliato e condannato, precipita direttamente in C1, con 3 punti di penalizzazione.
I rapporti tra Preziosi e Moggi finiscono per interessare la magistratura: Lucianone viene indagato per concorso alla bancarotta fraudolenta del Como, la società gestita in precedenza da Preziosi.
Il quale, prima del crac, aveva svuotato il club lariano portandosi via tutti i giocatori di valore, e poi lo aveva ceduto a un imprenditore milanese. Nella compravendita di un paio di calciatori c’erano state operazioni disinvolte. Moggi scarica la responsabilità su Preziosi, e alla fine i magistrati, in mancanza di più concreti elementi, decidono per l’archiviazione.

Il Genoa in C1, il fallimento del Perugia di Gaucci e del Torino di Cimminelli(personaggi legati a intermittenza al carrozzone di Moggi) la retrocessione del Bologna danneggiato dagli arbitri, sembra segnare la Caporetto definitiva del movimento del calcio. Dove Moggi è il padrone assoluto: è presente sui giornali, tv, anche la Rai ormai tutti moggizzati. Questo controllo mediatico è molto utile,come dimostra il processo per doping alla Juve.( Tratto da Lucky Luciano, a cura di Marco Travaglio).

Per oggi mi fermo qua, il processo alla juve per doping merita capitoli a parte. Comincerò lunedì prossimo.