venerdì 13 giugno 2008

Morti dentro?

Allora, qua le cose si stanno mettendo male.
Almeno fino a qualche anno fa c'era chi protestava, s'incazzava, scendeva in piazza, girotondi, no-global, ecc. Pur non condividendo sempre il metodo usato da questi 'ribelli', almeno c'era il senso dell'indignazione in un 25-30% della popolazione italiana.
Nel 2003 quando entrammo in guerra contro l'Iraq al fianco degli Stati Uniti, milioni di bandiere della Pace furono appese ai balconi in segno di protesta.
Oggi, cinque anni dopo, il silenzio dei 'ribelli' è assordante.
Nessuno si incazza, se non tra sé e sé, si manda tutti a fanculo, e si tira a campa'.
Ma ai nostri figli chi ci pensa?? Che cazzo di futuro gli lasciamo?
Io tra qualche mese potrei sequestrare una persona, e non mi prenderanno mai, se proibiscono le intercettazioni. Per non parlare di ammazzare o ricattare qualcuno. Non sono mafioso, ricatto un milionario per telefono, mi fo dare i soldi, e arriverdci, parto per le Bahamas. Chi me lo impedisce, se son fortunato ce la faccio.
Poi al limite potrei sempre sperare di avere una figlia bona per farle fare la velina, la letterina o Amici. Se ho un maschio, il tronista con il marito di Costanzo. Ecco le nostre speranze, è così che vogliamo il nostro futuro?
Ma dico, possibile che nessuno se ne fotti di questo fascismo dilagante?!?
Anche l'altro giorno a Milano i ragazzi sono stati picchiati perchè protestavano, dopo i fatti di Chiaiano è già la seconda volta che la Polizia picchia chi deve proteggere, perchè per chi se lo fosse scordato la Polizia deve proteggere noi cittadini, no i politici e i partiti.
Siamo così berlusconizzati al punto di fregarcene di tutto?
E' bastata la delusione di questa sinistra per precipitare nell'indifferenza più totale?
Io sinceramente non ho più parole, se fossi a Roma starei tutti i fine settimana a rompe le palle ai politici e organizza manifestazioni di protesta, in attesa di una guerriglia vera e propria...
Forse ho ragione quando dico che fino a che non ci tolgono il pane dalla bocca e i soldi dalle tasche nessuno si muoverà mai.

mercoledì 11 giugno 2008

PIANO DI RINASCITA DEMOCRATICA

Con la prossima legge-vergogna sulle intercettazioni che passerà sicuramente entro la fine dell'estate(quando la gente è meno attenta alle questioni politiche)
si attua un altro pezzo del buon vecchio Piano di Rinascita democratica scritto da Licio Gelli ai tempi della loggia massonica deviata P2, di cui, come sappiamo, anche Berlusconi fece parte.

Ma cos'era di preciso questo Piano? Lo riporto qui, tratto da www.wikipedia.it

Il cosiddetto piano di rinascita democratica, parte essenziale del programma piduista, consisteva in un assorbimento degli apparati democratici della società italiana dentro le spire di un autoritarismo legale che avrebbe avuto al suo centro l'informazione.
I suoi obiettivi essenziali consistevano in una serie di riforme e modifiche costituzionali onde
« …rivitalizzare il sistema attraverso la sollecitazione di tutti gli istituti che la Costituzione prevede e disciplina, dagli organi dello Stato ai partiti politici, alla stampa, ai sindacati, ai cittadini elettori »
In particolare andavano programmate azioni di Governo, di comportamento politico ed economico, nonché di atti legislativi, per ottenere ad esempio nel settore scuola di
« …chiudere il rubinetto del preteso automatismo: titolo di studio - posto di lavoro… »


Attuazione
Sebbene la P2 sia stata scoperta e fermata, alcuni punti del piano sono stati effettivamente applicati sia a livello istituzionale che di assetto economico nel mondo imprenditoriale. Ciò dà certamente adito a dubbi circa la persistenza di interessi corporativi dietro propositi riformatori, ma non si può negare che oggi alcuni punti del Piano (come ad esempio per le riforme costituzionali per la riduzione del numero dei parlamentari, per la divisione dei ruoli di Camera e Senato e riguardo la riforma della magistratura) accomunino trasversalmente alcuni tra i principali schieramenti politici.

Il piano prevedeva modifiche urgenti, e a medio e lungo termine.

Modifiche urgenti
la responsabilità civile (per colpa) dei magistrati;
la normativa per l'accesso in carriera (esami psico-attitudinali preliminari).

Modifiche riguardo il Governo
la “legge sulla Presidenza del Consiglio e sui Ministeri" (Cost.art.95) per determinare competenze e numero (ridotto) dei ministri, con eliminazione o quasi dei Sottosegretari;
riforma dell'amministrazione (relativa agli artt. 28, 97 e 98 Cost.) fondata sulla teoria dell'atto pubblico non amministrativo, sulla netta separazione della responsabilità politica da quella amministrativa (che diviene personale, attraverso l'istituzione dei Segretari Generali di Ministero) e sulla sostituzione del principio del silenzio-rifiuto con quello del silenzio-consenso;

Provvedimenti economico-sociali
eliminazione delle festività infrasettimanali e dei relativi ponti (eccettuato il 2 giugno, il Natale, il Capodanno e Ferragosto) da riconcedere in un forfait di 7 giorni aggiuntivi alle ferie annuali di diritto;
alleggerimento delle aliquote sui fondi aziendali destinati a riserve, ammortamenti, investimenti e garanzie, per sollecitare l'autofinanziamento premiando il reinvestimento del profitto;
concessione di forti sgravi fiscali ai capitali stranieri per agevolare il ritorno dei capitali dall'estero;

TV e stampa
immediata costituzione di una agenzia per il coordinamento della stampa locale (da acquisire con operazioni successive nel tempo) e della TV via cavo da impiantare a catena in modo da controllare la pubblica opinione media nel vivo del Paese.

Provvedimenti a medio e lungo termine
Ordinamento giudiziario:
unità del Pubblico Ministero con gli altri magistrati (nell'ordinamento vigente, invece, il P.M. è distinto dai Giudici, a norma della Costituzione - articoli 107 e 112);
riforma del Consiglio Superiore della Magistratura che deve essere responsabile verso il Parlamento (modifica costituzionale);
riforma dell'ordinamento giudiziario per ristabilire criteri di selezione per merito delle promozioni dei magistrati, imporre limiti di età per le funzioni di accusa, separare le carriere requirente e giudicante, ridurre a giudicante la funzione pretorile.
Ordinamento del Governo:
modifica della Costituzione per stabilire che il Presidente del Consiglio è eletto dalla Camera all'inizio di ogni legislatura e può essere rovesciato soltanto attraverso le elezioni del successore;
Ordinamento del Parlamento:
nuove leggi elettorali, per la Camera, di tipo misto (uninominale e proporzionale secondo il modello tedesco) riducendo il numero dei deputati a 450 e, per il Senato, di rappresentanza di 2° grado, regionale, degli interessi economici, sociali e culturali, diminuendo a 250 il numero dei senatori ed elevando da 5 a 25 quello dei senatori a vita di nomina presidenziale, con aumento delle categorie relative (ex parlamentari - ex magistrati - ex funzionari e imprenditori pubblici - ex militari ecc.);
Ordinamento di altri organi istituzionali:
Corte Costituzionale: sancire l'incompatibilità successiva dei giudici a cariche elettive ed in enti pubblici; sancire il divieto di sentenze cosiddette attive (che trasformano la Corte in organo legislativo di fatto);
Abolire tutte le provvidenze agevolative dirette a sanare i bilanci deficitari con onere del pubblico erario ed abolire il monopolio RAI **TV.
Il ruolo della stampa:
« che va sollecitata al livello di giornalisti attraverso una selezione che tocchi soprattutto: Corriere della Sera, Il Giorno, Il Giornale, La Stampa, Il Resto del Carlino, Il Messaggero, Il Tempo, Roma, Il Mattino, La Gazzetta del Mezzogiorno, Il Giornale di Sicilia per i quotidiani; e per i periodici: L'Europeo, L'Espresso, Panorama, Epoca, Oggi, Gente, Famiglia Cristiana. La RAI-TV non va dimenticata. »
Infine era previsto il ridimensionamento del ruolo del Presidente della Repubblica con il passaggio, tra l'altro del comando delle Forze Armate nelle mani del Ministero dell'Interno

lunedì 9 giugno 2008

MEMORIAL CALCIOPOLI - PARTE XII -

Solo 2 anni fa scoppiava il caso Calciopoli, e durante i mondiali l'ombra dello scandalo serpeggiava tra i giocatori della nazionali, molti dei quali juventini.

Oggi, agli europei, alla prima partita dell'Italia, di quello scandalo è rimasto poco. Moggi solo è scomparso, almeno ufficialmente(il figlio Alesssandro fa ancora il procuratore...), dal mondo del calcio, e molti personaggi, del calcio e non, lo stanno riabilitando e minimizzando il più grande scandalo del mondo del calcio.

Ricomincio così da dove mi ero fermato, proseguendo la storia dei fatti scritti su "Lucky Luciano" a cura di Marco Travaglio.

...Si sa che il mercato è vitale per un grande club. E Moggi sa che Capello è molto esigente: in cima alla sua lista ci sono lo stopper interista Fabio Cannavaro e l'attaccante Zlatan Ibrahimovic, e bisogna strapparli all'Inter e all'Ajax che oppongono resistenza. Ibrahimovic, poi, piace molto anche alla Roma: per la Juve sarebbe uno smacco vedergli indossare la maglia giallorossa.
Così Lucianone va all'offensiva. Raggiunta l'intesa con i due giocatori, assistiti dai procuratori Enrico Fedele e Mino Raiola, bisogna convincere i rispettivi club. Occorre una tecnica che Lucianone conosce bene: quella della rissa, indurre cioè i due a litigare con le rispettive società. Moggi chiama Giraudo, ed è un'altra intercettazione rivelatrice: "Ho parlato con Cannavaro, e ci ho fatto parlà anche Ciro Ferrara". Il caso lo segue il suo factotum sudamericano, Paco Casal, con il quale in passato ha concluso operazioni pesanti, come gli acquisti di Zalayeta e O'Neill.
Poi Moggi si rivolge direttamente a Cannavaro e lo convince a far chiamare dal suo procuratore Branca "il brindellone alto" cioè il presidente dell'Inter Giacinto Facchetti, per comunicargli: "Guardate, io voglio andar via, perchè non sono considerato dall'allenatore.". Insomma, Cannavaro"farà casino, dopodichè Paco interviene" con L'Inter.
Anche Ibrahimovic, ad Amsterdam, ha ricevuto precise istruzioni sulle più moderne azioni di guerriglia, e non solo psicologica: rifiutarsi di giocare, non presentarsi agli allenamenti, fare l'offeso con il compagno Rafael Van der Vaart, con il quale ha già avuto scambi di colpi proibiti e discussioni accese.
In Olanda segue la pratica Raiola, l'ex pizzaiolo diventato miliardario, con tanto di residenza a Montecarlo, dove esibisce un tenore di vita da sceicco. " Andiamo avanti, non lo far andare ad allenarsi" gli raccomanda Lucianone. " Se questo non è alla Juve entro una settimana, so' cazzi tuoi", gli intima.
Poi chiama Capello: all'Ajax " hanno litigato con il ragazzo, lui gli ha detto che se mettono in squadra Van der Vaart lui non scende in campo".
Insomma, ha avuto istruzioni di "fare casino" e le sta rispettando alla lettera." Il ragazzo (Ibrahimovic) c'ha le palle, mi piace". E' venuto fuori un litigio bestiale", confida Lucianone a un giornalista suo amico, quasi sicuramente Tosatti, "alimentato un po' da noi, insomma...".
Alla fine, come da copione, Ibrahimovic approda alla Juve.
Pairetto chiama Moggi dall'Uefa per complimentarsi dell'affare: Eccezionale!Bestiale!Complimenti!Madonna!"