martedì 28 ottobre 2008

La Banda Parmalat - Berlusconi, Forza Latte - Parte I -

"Quando è stata fondata Forza Italia sono stato chiamato da Berlusconi e l'ho incontrato ad Arcore. Berlusconi mi chiese se volessi entrare nel gruppo dei suoi sostenitori. Aggiunse che l'impresa che voleva portare avanti con la creazione del nuovo partito era piuttosto onerosa. E mi chiese se il mio gruppo poteva aiutarlo sia dal punto di vista finanziario che organizzativo. Io gli risposi che non era mia intenzione schierarmi con lui ufficialmente, ma che ero comunque disponibile a contribuire finanziariamente al progetto Forza Italia. Insieme concordammo di utilizzare il canale della pubblicità per finanziare occultamente il nuovo partito".

Tanzi continua a raccontare: " In buona sostanza trasferimmo quote di pubblicità Rai a Publitalia. Di questo particolare non sono sicurissimo. Certamente però l'accordo con Berlusconi prevedeva che le tariffe degli spot non godessero di particolari sconti e/o promozioni, così come un'azienda come la nostra, che aveva un budget pubblicitario così rilevante, era in grado di ottenere".
La pratica dei mancati sconti, secondo Tanzi, è andata avanti per questi dieci anni, durante i quali Parmalat ha sopportato "un maggior costo della pubblicità
pari a circa il 5% di quanto ci ha complessivamente fatturato il gruppo Mediaset. L'accordo originale non è mai stato modificato tranne negli ultimi due anni quando, avendo aumentato il budget della pubblicità, pensavamo di aver diritto a qualche sconto.

Secca la smentita di Mediaset: "Tanzi ha ricevuto un trattamento analogo a quello riservato agli altri grandi inserzionisti". Ma, di fronte alla richiesta di quantificare il taglio dei prezzi, il gruppo Berlusconi si trincera dietro il segreto: "Si tratta di un dato riservato".
Qualcosa però lo ha capito la Guardia di Finanza, che nei suoi rapporti evidenzia non solo come gli sconti concessi alla Sipra(la concessionaria della Rai) siano stati molto più alti rispetto a quelli di Publitalia, ma anche con Parmalat abbia progressivamente preferito Mediaset alla Rai.
Della faccenda, che se vera ha permesso a Forza Italia di incassare almeno 4 milioni di euro in dieci anni, secondo Tanzi si occuparono Marcello Dell'Utri e il direttore commerciale di Parmalat Renato Barili in un incontro avvenuto nel 1993.
Ma Barili, si legge nella richiesta di archiviazione della Procura di Parma, ha
"negato ogni favoritismo nei confronti di Publitalia. Pur ammettendo di aver avuto rapporti con Publitalia e Dell'Utri, afferma di non ricordare l'episodio di cui parla Tanzi. Nella veste di direttore commerciale della Parmalat, egli era certamente responsabile del budget pubblicitario. La spiegazione che dà dello squilibrio nella ripartizione dell'investimento pubblicitario tra Rai e Mediaset, squilibrio registrato da rilevazioni inoppugnabili, è diversa da quella fornita da Tanzi; egli fornisce giustificazioni di carattere esclusivamente commerciale.
Non esclude che vi sia stata una sollecitazione a favorire Mediaset e rricostruisce le rilevanti differenze riscontrate negli sconti praticati da Publitalia rispetto a quelli praticati da Sipra in termini non molto chiari".

Barili insomma non spiega. Anzi, con tutta probabilità mente.
E infatti davanti ai magistrati dichiara: "Che io non ricordi il discorso fattomi da Tanzi di favorire Mediaset non deve meravigliare perchè oltre il tempo trascorso si trattava di indicazioni che in azienda erano ricorrenti...Prendo atto che Tanzi ha dichiarato di aver incontrato Berlusconi ad Arcore quando fu fondata Forza Italia e di aver concordato con lo stesso di utilizzare il canale della pubblicità per finanziare occultamente il nuovo partito... Escludo che Tanzi mi abbia raccontato in dettaglio il suo incontro con Berlusconi e degli accordi presi in quella sede".