mercoledì 5 marzo 2008

Favola di un Cavaliere Miracolato -Cap. 1-

PROLOGO
Mi son chiesto come rendere il mio blog più popolare...
Una bella favola per bambini forse mi aiuterà...
E' la prima volta che mi cimento in una cosa del genere, spero che l'esperimento sia gradito al lettore.
CAPITOLO I
Tanto, ma tanto tempo fa, in un luogo non lontano dall’Africa e abbastanza vicino ai paesi nordici, vivevano un nano, un imprenditore,un ladro, un mafioso, un politico, e tante altre specie di persone tutte in relazione tra loro. Non mancavano maghi, cavalieri, eroi, ecc.
Leggenda narra che un nano, dedito al lavoro, ricevette dal padre un’immensa fortuna.
Il padre era devoto al Dio della Neve, i cui emissari, viaggiando tra vie stranamente numerate e nascoste, portarono in dono una grande fortuna al padre del nano, degna ricompensa per chi non svelò mai i nomi dei timidi emissari che non volevano diventare famosi.
Il nano ereditò questa fortuna, con il benestare del Dio della Neve, e cominciò a lavorarci su.
Invece di miniere il nostro nano costruì palafitte, poi palazzi, città. Divenne in fretta un gran nano, e fu a quel punto che venne il Mago Marcello, suo vecchio amico, che grazie ai suoi poteri lo trasformò in un imprenditore vero. Ma ad una condizione: l’imprenditore per continuare ad essere tale doveva ospitare in casa una sorta di Talismano, per tenere lontano i guai.
Fu così che Mago Marcello chiamò un Prode Cavaliere, Sir Mangano, della Sacra Famiglia di Porta Nuova, famoso per le sue mirabili imprese in terre saracene.
Il nano-imprenditore non diede in realtà grande risalto a questo personaggio, tanto che il Prode Cavaliere venne assunto come semplice Stalliere, un Cavaliere deve sapere come si trattano i cavalli, pensò il neo imprenditore.
Comunque sia con il suo arrivo le minacce all’imprenditore di colpo svanirono e le ricchezze aumentarono. Mago Marcello vide giusto, un ottimo Talismano.
Visto il buon successo avuto con l’aiuto del suo amico Mago, L’imprenditore baciato dalla fortuna, decise di avvalersi di altri suoi amici. Un suo amico,tal Bambino Cattivo, nato nella terra dei nani, un’ isola caratterizzata da sassi, pecore e nani, ove però germogliano fior di uomini, era in buoni rapporti con il banchiere del Dio Unico. Se voleva poteva chiedere al Dio Unico un favore.
Da qui la vita del nostro imprenditore si complica: era devoto al Dio della Neve, un altro credo, non poteva cambiare religione così. Allora per informarsi decise di intraprende una grande avventura:
Si iscrisse all’associazione misteriosa degli Eroi Incappucciati. Gli Eroi Incappucciati vivevano in un luogo misterioso, nessuno conosceva nessuno, praticavano strani riti vicini alla simbologia Comunista, forse addirittura lodavano Satalin, il Demonio in persona, quello coi grossi baffi, pensava l’ex nano.
Ma ormai aveva deciso, si avventurò e riuscì a diventare pure lui un Eroe Mascherato.
Per fortuna di Satalin il Demonio nemmeno l’ombra, anzi…
Scoprì molte cose interessanti. La più importante per lui che il Dio della Neve e il Dio Unico in realtà vanno d’accordo, fanno cagnara solo pubblicamente, spesso il Dio Unico utilizzò gli emissari della Neve, come fece pure suo padre. L’idea del suo amico Bambino Cattivo era così attuabile.
Il Banchiere del Dio Unico diede una grande benedizione, ma molto grande, con il benestare degli emissari di questo Dio Unico.
Certo ora il nostro imprenditore doveva servire due Dei, ma ne valeva la pena. I suoi amici l’aiuteranno.
In continua ascesa, il nostro imprenditore fu proclamato Cavaliere degli Dei, e prese possesso di una nuova tecnologia che permetteva al popolo di pensare e agire come voleva lui, però non sempre funzionava. Nacquero i primi nemici, il Talismano Sir Mangano non c’era più, aveva confuso la parola cavalli con Neve e, invece di portare i cavalli in un albergo, come d’accordo, portò invece la Neve. Come avrete capito Sir Mangano era in realtà un emissario della Neve, ma nessuno lo sapeva…Mago Marcello fu l’unico a stargli vicino nei momenti difficili in seguito alla punizione che Sir Mangano dovette subire. In quegli anni c’erano alcuni Boia che erano devoti al Dio della Manetta Facile, acerrimo nemico del Dio della Neve. Questi Boia furono soprannominati i Dioscuri.
Furono loro a punire il Prode Cavaliere Saraceno, da anni alla corte dell’ormai famoso Cavaliere degli Dei.
Comunque sia di questa storia nessuno del popolo sapeva nulla, così la sua popolarità e credibilità s’impennò a tal punto che persino i Grandi Capi della Terra riconobbero il suo valore. Specialmente il Socievole Fiore Rosa, membro autorevole dei Grandi Capi. Divennero presto amici e si aiutarono a vicenda. Frequentavano gli stessi amici, avevano contatti con le stesse persone, specie gli emissari del Dio della Neve che, ancora timidi, viaggiavano su quelle vie stranamente numerate per aiutare il Fiore Rosa. In cambio quest’ultimo aiutò il Cavaliere degli Dei per risolvere alcuni problemi legati alla Telefinzione, la tecnologia che il nostro ex nano prese possesso, come vi raccontavo prima.
Tutto sembrava procedere a meraviglia, ma poi…

...continua...

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