mercoledì 24 giugno 2009

E tu cosa mi dai?

Cosa succederà? Come finirà questo ennesimo scandalo che ha coinvolto il Presidente del Consiglio? E' davvero spacciato? O ha qualche asso nella manica?
La stampa estera è sul piede di guerra, la nostra o è silente o si limita a dare qualche buffetto, del tipo: " Cattivone, non lo fare più".
Praticamente lo si avvisa che non è bello per i suoi elettori cattolici(preti compresi) vederlo in feste pieno di donne seminude, e l'accusa di aver pagato una donna per una notte di fuoco non rientra trai canoni morali di un buon cattolico, menchemeno del Presidente del Consiglio.
Clinton fu costretto a dimettersi dopo un rapporto orale e dopo aver mentito agli americani.
Qua con la scusa "tanto siamo in Italia", non succede niente.
La gente è rassegnata dalla stagnazione morale italiana e non si indigna più ormai da anni.
Alcuni si chiedono dov'è il problema, lo faresti anche tu, son fatti suoi, ecc. in una parola: Gossip.
Tant'è che, non casualmente, Berlusconi ha rilasciato un' intervista al riguardo al settimanale "Chi", di sua proprietà, che è specializzato nel Gossip.
E' chiaramente una manovra per intorbidire la mente degli italiani.
Non devono capire che la questione è strettamente politica: oltre al problema della ricattabilità cui faceva riferimento Travaglio nel suo "passaparola", in fondo alla questione ci sono conflitto di interessi, voto di scambio, corruzione...il solito pane quotidiano: Berlusconi promette a ragazze varie di entrare in politica o far carriera in Tv, Mediaset o Rai.
Ecco la meritocrazia tanto osannata dal centro destra!
Da tempo qualcuno l'aveva chiamata mignottocrazia, quando la Carfagna divenne Ministro, ma ancora si sapeva poco.
Adesso i nodi stanno venendo al pettine.
Comunque sia 2 italiani su 3 non sanno niente o pensano sia una scemenza.
Tra qualche tempo l'inchiesta passerà di moda, o subirà una brusca frenata, e con la prossima legge sulle intercettazioni e sul bavaglio alla stampa nessuno saprà più niente.
E vivranno tutti felici e contenti.

Nessun commento: