venerdì 11 settembre 2009

Ciao "mafia", come va?

E' incredibile.
Alfano: "c'è una componente della mafia che ha motivi di rancore contro il premier che l'ha combattuta con i fatti e non con le parole".
Schifani: "Attenzione a riproporre teoremi politici evocando "fantasmi di un passato lontano". "Mi piace di più - dice Schifani - quando la magistratura si occupa, a volte addirittura pagandone il prezzo in prima persona, del contrasto diretto della mafia . Mi piace meno quando alcuni singoli magistrati tendono a riproporre teoremi politici attraverso l'evocazione di fantasmi".

Quindi Berlusconi ha combattuto la mafia, e i magistrati non si devono occupare del rapporito mafia-politica, ma occuparsi dei semplici "picciotti".

Così si rafforza il mito della mafia ferma alla coppola e lupara, quando si sa,ormai, che la mafia come diceva Falcone, è entrata in Borsa. E i rapporti con i politici ci sono sempre stati, anche durante il ventennio fascista.

Sono frasi sconcertanti e quindi nessuno dice niente.

Sento una grande amarezza, ancora fatico ad abituarmi alle nefandezze che escono dalla bocca dei nostr i raprresentanti, Ministro della Giustizia e Presidente del Senato, mica cariche di poco conto...
E sono contento di non abituarmi, vuol dire che ho ancora una parte di cervello sana...

Quante cose ci nasconderanno, quanto sono amici dei mafiosi, se riescono a dire certe cose senza vergognarsi?

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