mercoledì 27 febbraio 2008

FIDEL CASTRO

Come promesso nel blog sul "Che" vi parlo di Fidel Castro. O meglio: ho preso alcune notizie da www.wikipedia.it.
Fidel a differenza del "Che " non è un mio punto di riferimento, ma non è nemmeno quel mostro comunista che gli americani e buona parte degli italiani pensano che sia.
Per un pò di chiarimento ho ritenuto opportuno far sapere,a chi vuole, la storia della sua vita.

Fidel Alejandro Castro Ruz (Mayarí, 13 agosto 1926[1]) è un politico cubano. È stato primo ministro di Cuba dal 16 febbraio 1959 all'abolizione della carica avvenuta il 2 dicembre 1976 ed è stato, dal 3 dicembre 1976 al 18 febbraio 2008, Presidente del Consiglio di Stato[2] e Presidente del Consiglio dei Ministri.
Castro è stato il leader della rivoluzione cubana contro il regime di Fulgencio Batista e, dopo la fallita invasione della Baia dei Porci da parte degli Stati Uniti d'America, ha instaurato un governo autoritario legato all'Unione Sovietica, da lui ininterrottamente guidato. Ha spesso giocato un ruolo internazionale maggiore di quanto lascino supporre le dimensioni geografiche, demografiche ed economiche di Cuba a causa della sua posizione strategica e vicinanza geografica agli Stati Uniti d'America. Castro è una figura controversa: i detrattori lo considerano un dittatore nemico dei diritti umani, mentre i suoi sostenitori lo considerano un liberatore dall'imperialismo e sottolineano i progressi sociali che egli ha promosso a Cuba.
È noto anche con l'appellativo di Líder máximo, pare attribuitogli quando (il 2 dicembre 1961) dichiarò che Cuba avrebbe adottato il Comunismo in seguito allo Sbarco della Baia dei Porci a sud dell'Avana, un fallito tentativo degli Stati Uniti di rovesciare il governo cubano: nel corso degli anni Castro ha rafforzato la popolarità di quest'appellativo.
La leadership di Castro è rimasta incontestata, grazie al sostegno delle masse dovuto al miglioramento delle condizioni di vita secondo i suoi sostenitori, a causa della coercizione e della repressione secondo i detrattori.
Il 18 febbraio 2008, dopo 49 anni di presidenza, Fidel Castro ha dichiarato che non avrebbe accettato una nuova elezione alla Presidenza del Consiglio di Stato e del consiglio dei Ministri.
I primi anni
Nacque nel villaggio di Birán, già provincia cubana di Oriente (attuale provincia di Holguín), il 13 agosto 1926, da una famiglia di agricoltori benestanti (figlio di Ángel Castro e Lina Ruz).
Nel 1932 Fidel studiò a Santiago de Cuba, inizialmente alla scuola La Salle, un istituto per ragazzi di famiglie benestanti, e poi, dal 1941 al 1945, si trasferì all'Avana, nell'esclusivo collegio dei Gesuiti Belèn.
Nel 1945 si iscrisse alla facoltà di legge dell'Università dell'Avana. Nell'ateneo molto politicizzato, Fidel aderì alla lega antimperialista schierandosi apertamente contro il nuovo presidente cubano, Ramòn Grau.
Nel 1948 sposò Mirta Diaz-Balart, studentessa di filosofia. In viaggio di nozze i due sposi trascorsero un breve periodo negli Stati Uniti.
La resistenza contro Batista
Castro fece praticantato in un piccolo studio associato dal 1950 al 1952. Intendeva candidarsi al parlamento nel 1952 per il "Partito Ortodosso", ma il colpo di stato del Generale Fulgencio Batista rovesciò il governo di Carlos Prio Socarras e portò alla cancellazione delle elezioni. Castro denunciò Batista in tribunale per violazione della costituzione, ma la sua petizione venne rifiutata. In risposta Castro organizzò un disastroso assalto armato alla caserma della Moncada, nella provincia di Oriente, il 26 luglio 1953. Più di ottanta tra gli assalitori vennero uccisi, Castro fu fatto prigioniero, processato e condannato a quindici anni di prigione. Castro utilizzò l'arringa finale del suo caso per il suo famoso "La storia mi assolverà" [3], un discorso appassionato con cui difese le sue azioni spiegando la sua visione politica. Venne rilasciato grazie ad una amnistia generale nel maggio 1955 e andò in esilio in Messico e negli Stati Uniti.
Castro ritornò in patria clandestinamente, con diversi altri esiliati, navigando dal Messico a Cuba su una piccola imbarcazione, il Granma. La prima azione del gruppo, che volle chiamarsi il Movimento del 26 di luglio, si svolse nella provincia di Oriente il 2 dicembre 1956. Solo dodici degli ottanta uomini, tra cui Ernesto "Che" Guevara, Raúl Castro e Camilo Cienfuegos, sopravvissero alla ritirata sulle montagne della Sierra Maestra, e da lì iniziarono la guerriglia contro il governo di Batista.
Il gruppo di guerriglieri crebbe fino a superare gli 800 uomini. Il 24 maggio 1958, Batista lanciò diciassette battaglioni contro Castro nell'Operazione Verano. Nonostante lo svantaggio numerico, le forze di Castro misero a segno una serie di vittorie, aiutate dalla massiccia diserzione e dalle rese all'interno dell'esercito di Batista. Il capodanno del 1959 Batista lasciò il paese, e le forze di Castro entrarono a L'Avana. Il 5 gennaio del 1959 il professore di legge José Mirò Cardona creò un nuovo governo, con lo stesso come primo ministro e Manuel Urrutia Lleò come presidente. L'8 gennaio 1959 Fidel Castro assunse il ruolo di Comandante in Capo delle Forze Armate. Il 13 febbraio 1959 José Mirò Cardona si dimise inaspettatamente dalla sua carica e gli successe Fidel Castro. Il 17 luglio 1959 Osvaldo Dorticós Torrado fu nominato Presidente della Repubblica, carica in cui rimase sino al 1976, sostituito poi da Fidel Castro; divenne successivamente membro del Consiglio di Stato
L'incontro con Giovanni Paolo II
Nel novembre del 1996 Fidel Castro andò a Roma, in occasione dell'Incontro mondiale sull'alimentazione promosso dalla FAO. In quell'occasione andò in Vaticano, per incontrare il Papa Giovanni Paolo II.
Il 21 gennaio del 1998 Giovanni Paolo II contraccambiò la visita ed andò a Cuba. Pochi giorni prima del suo arrivo Castro, per un accordo preesistente, liberò 106 detenuti, che comparivano in una lista di 260 nomi consegnata a Castro dal segretario vaticano Angelo Sodano[4]. Fidel Castro ricevette Giovanni Paolo II con tutti gli onori, e rinunciando per la prima volta alla sua famosa divisa militare, per indossare giacca e cravatta.

Per ulteriori informazioni sulla Politica estera, interna, vari attentati subiti,pena di morte, ecc. consultare www.wikipedia.it

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