lunedì 25 febbraio 2008

MEMORIAL CALCIOPOLI -PARTE II-

Nelle telefonate intercettate dalla polizia giudiziaria tra il 2004 e 2005 a Moggi, Giraudo e Pairetto, disegnano il ritratyo di una lobby di potere che domina il calcio italiano e ruota intorno al duo Moggi-Giraudo.Attorno a loro ruotano dirigenti federali e arbitrali, arbitri, procuratori legati alla Gea World(quella del figlio di Moggi, Alessandro), giornalisti tv e carta stampata, e perfino politici.
Tra i quali Clemente Mastella(già vice-presidente del Napoli quando Moggi era il direttore sportivo), e tre ministri del governo Berlusconi: Siniscalco(Economia), Pisanu(Interno), Matteoli(Ambiente).
Quanto a Mastella, in una telefonata del 2005 si sente il suo portavoce parlare con Moggi per concordare un’interrogazione parlamentare da presentare contro Ermanno Pieroni, presidente dell’Ancona, che aveva denunciato in tempi non sopetti le trame moggiane.
Moggi detta, l’assistente di Mastella prende nota, e il buon Clemente interroga ed esterna.
Comunicazione Ansa del 9 febbraio 2005:” Trovo poco corretto lanciare accuse, peraltro senza l’onere della prova, attraverso i giornali.il calcio vive una lunga e grave crisi e le insinuazioni contro il direttore generale della Juventus rischiano di infliggere un altro colpo mortale a uno sport sull’orlo del tracollo. I media peccano di eccessivo sensazionalismo”.
L’amicizia tra Moggi e Mastella è tale che alla vigilia delle elezioni politiche del 2006, nel tentavio disperato di ricondurre Mastella alla Casa delle Libertà, Berlusconi gli invierà Moggi in veste di ambasciatore.
Campionato 2004-2005. I bianconeri vanno in fuga. Arbitraggi compiacenti, poche ammonizioni a carico, molti episodi discutibili.
Terza giornata: Sampdoria-Juve 0-3. Partita che finisce nel mirino della magistratura: il primo gol arriva su calcio di rigore in una mischia omerica, l’arbitro Dondarini-uno dei pupilli di Pairetto- pesca il penalty per un contatto del difensore Falcone e Emerson. La panchina s’infuria, rivolta in campo generale. Del Piero segna, poi la Juve dilaga.
Le intercettazioni rivelano che la coppia Moggi-Giraudo e Bergamo –Pairetto, si sarebbero riuniti a cena nella villa torinese dell’amministratore delegato juventino.
Ecco la lista degli arbitri graditi: De Santis, Bertini, Trefoloni, Pieri,Dondarini, Gabriele, Palanca, Racalbuto, Rodomonti, Farina,Cassarà, Dattilo, Cruciani, Ayroldi.
Poco graditi o per niente: Messina e Collina.
Curiosità: nel 2003 dopo un Como-Juve 1-3 l’allenatore Eugenio Fascetti disse riferendosi al giovane arbitro Dattilo: “Ha già capito tutto, farò tanta strada”.

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