venerdì 6 giugno 2008

" Io diventerò qualcuno"

C'è una fonte di pericolo nel moltiplicarsi di MySpace e Bloggers.
Si accentua l'individualità e la competizione gli uni tra gli altri.
Ho più contatti di te, sono migliore di te: facile equazione.
Scrivo per dare spazio alle mie idee e creatività, o per avere una visibilità finora negatami? O addirittura nella speranza che qualcuno si accorga di me, un nessuno come tanti, che come tanti in Tv hanno successo.
Certo, fa piacere che molte persone ammirino i tuoi post, ma qual'è il tuo scopo?
Non è, per caso, come dice Caparezza, "Io diventerò qualcuno"?
Chi non trova spazio sulle Tv, può farlo su internet, quindi mandiamo video strani su you tube, facciamo myspace per farci conoscere, non per comunicare qualcosa di nostro.
Ciò che scriviamo è un mezzo o un fine? Siamo alla ricerca dell'apparenza o della sostanza?
Poi, è chiaro, le due anime possono coesistere.
Posso avere qualcosa da dire e sperare che molte persone mi ammirino per ciò che dico. Comunque sia un lato 'narcisistico' c'è sempre, è immancabile.
L'ego-virtuale ci tenta in continuazione.
Tra le nuove generazioni l'esasperazione dell'individualità è dilagante.
Il senso della collettività è perduto.
E senza una coscienza collettiva, l'individuo è,paradossalmente, più fragile, debole, plagiabile.
Un potere dittatoriale avrebbe la strada spianata...

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