sabato 23 maggio 2009

In morte del "magistrato" Giovanni

Solo un un pensiero per ricordare la strage di Capaci e la morte di Giovanni Falcone, moglie e scorta, barbaramente uccisi dalla mafia.

"Cose di Cosa Nostra" e' stato uno dei primi libri che ho letto, poco dopo la sua morte, avevo circa 13-14 anni, e facevo fatica a capire allora. Adesso comincio a capire, grazie a quel libro che ha fatto nascere in me il desiderio di saperne di piu' sulla mafia e sui suoi rapporti con la politica-affari, ecc., nonostante che nella mia regione, le Marche, questo fenomeno e' pressoche' assente,perlomeno nelle sue forme classiche. Desidererei che molti miei coetani si interessassero di piu' alla lotta all'illegalita' in generale, perche' Falcone non e' solo il simbolo della lotta alla mafia e' il simbolo della lotta per la legalita' anche a costo della propria vita.

Purtroppo non sono capace di scrivere cose molto piu' originali, s'e' detto anche tanto a proposito, ma si e' sempre fatto poco.
Un inversione di rotta e' auspicabile, ma per ora non si vedono segnali.
Per me e' importante far conoscere a piu' persone possibili la figura di un uomo come Falcone, le sue indagini, i suoi pensieri, e perche' e' stato ucciso.
A tal proposito, consiglio il libro di Pinotti-Tescaroli "Colletti sporchi" dove si parla, tra le altra cose, anche del processo sulle stragi di Capaci".
Anche chi pensa di saperne abbastanza trovera' sicuramente altre informazioni.

P.S. Titolo del post e' strorpiato dalla famosa poesia del Foscolo.

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