mercoledì 22 luglio 2009

Tra mafia e realtà

Compiuti i commossi appelli al ricordo "dell'eroe Borsellino" da parte di tutte le alte cariche dello Stato, tranne il Presidente del Consiglio, che non ha lasciato dichiarazioni, si ritorna alla solita manfrina.
Nemmeno il silenzio di Riina rotto dopo 17 anni con quella frase lapidaria, "l'hanno ammazzato loro" ha scosso più di tanto. Qualche smentita, e Napolitano che non considera le sue parole perchè "vengono da soggetti perlomeno discutibili".

Esattamente come pensavo io: nel momento in cui la magistratura riapre l'inchiesta sui mandanto occulti delle stragi, ecco Riina che dice in soldoni quello che i magistrati stanno cercando di provare, ovvero il coinvolgimento dello Stato in quella strategia stragista. Quindi..." se Riina dice così, vuol dire che non è vero". Screditando in questo modo il lavoro della magistratura, che si troverebbe in accordo con l'ex(?) capo della mafia. E contemporaneamente togliendo lo Stato da un grosso imbarazzo.
Specialmente Mancino, attualmente vice predidente del CSM e ministro dell'Interno dal 1992-94.

A proposito, delle due l'una: Mancino dice di non aver mai incontrato Borsellino prima della sua morte, il fratello di Borsellino dice che Paolo dopo quell'incontro con l'allora Ministro dell'Interno ne uscì talmente scosso tanto da accendersi due sigarette senza accorgersene.
Uno dei due è un bugiardo: CHI?
E cosa più interesssante, perchè mentire?

Comunque sia per fortuna tra poco questi discorsi passeranno di moda, almeno fino al processo di appello di Dell'Utri, dove spero siano confermati i nove anni di condanna. Nel frattempo, si può approvare lo scudo fiscale, grazie al quale capitali mafiosi tenuti all'estero possono rientrare in Italia pagando appena il 5% di "pizzo" allo Stato. Alla faccia della finanza etica, concetto tanto in voga fino al G8 dell'Aquila.

Chissà quando si capirà che la lotta alla mafia non si fa solo arrestando i "picciotti" con qualche kg di cocaina, ma la vera lotta è a livello di finanza internazionale, controlli in Borsa, appalti, rapporti politica- mafia -imprenditori, ecc.
Si dovrebbe sapere, eppure sono ancora molte le persone che credono che questo governo sta dando la lotta alla mafia perchè ogni tanto arrestano qualche camorrista o mafioso in Sicilia.

E non può essere solo colpa della Tv che ti fa credere questo. E' chiaramente un problema di ignoranza-disinformazione sull'argomento mafia, è un problema di cultura. So bene che non sono il primo a dire queste cose, che dette così sono banali, ma per me anche i concetti che ci sembrano banali si stanno sciogliendo sotto il sole dell'indifferenza collettiva e dell'incredibile accellerare di un egoismo a tratti perverso.

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