giovedì 17 aprile 2008

STORIA DEL MIO ANTIBERLUSCONISMO

Chi legge questo blog avrà notato una certa avversione verso Berlusconi. Non essendo famoso mi sembra giusto spiegare questa mia forte contrarietà, per una questione di trasparenza e chiarezza. Cercherò ora di spiegare perché sono Antiberlusconiano, sperando di essere il più chiaro possibile.

Il mio intento, lo dico subito, è quello di dimostrare che il mio giudizio negativo non è un pregiudizio ma è basato sui fatti. Sia chiaro che ciò che dirò vale solo per me, non esigo che tutti concordino.

Allora, partiamo con la famiglia: molti sono comunisti o di sinistra perché è una mentalità ereditata dai genitori. Comunisti figli di comunisti, fascisti figli di fascisti, ecc.
I miei genitori sono ex DC, cattolicissimi. Poi Partito Popolare, Margherita,ecc. Il loro punto di riferimento politico è De Gasperi. Mio fratello è più grande di me di 4 anni ma si è interessato alla politica dopo di me, e abbiamo cominciato a parlare di politica solo 2-3 anni fa. Di questo chiaramente non ho prove, spero vi fidiate…!
Sono del 1979, quando nel 1994 vinse Berlusconi la prima volta, non mi importava niente, per me era solo il Presidente del Milan(squadra per cui tifo) che diventava Presidente del Consiglio. Ricordo mia nonna, quando mi chiese: “Ninin, chi c’è ade’ al posto di Mussolini?, e io: “Berlusconi ade è il capo del governo”. Lei mi rispose: “Co me stai a cojonà? (mi prendi in giro?) e si mise a ridere quando le confermai che era tutto vero. E la cosa finì lì.
Io ero contento, da buon milanista, che il presidente era ora rispettato anche da juventini e interisti…(che ingenuo!!)
Nel 1995 uscì il decreto-Biondi, ribattezzato poi salva-ladri, in quanto faceva uscire di galera i ladri che avevano rubato ai tempi di Tangentopoli, cioè solo 2-3 anni prima. Io quello lo avevo capito bene: era ingiusta quella legge, e infatti anche la gente scese in piazza, la Lega si oppose a questa legge e fece cadere il governo. Poi Berlusconi diede la colpa ad un avviso di garanzia, ma la crisi interna era già avvenuta. Comunque a me non mi faceva né caldo ne freddo se Berlusconi fosse al governo o meno, finchè il Milan vince…
Nel 1996 la svolta: un mio compagno di classe mi prestò il libro della biografia di Che Guevara.
Finora le mie uniche idee politiche erano che era ingiusta la differenza così netta tra ricchi e poveri, non capivo come mai gli americani non aiutavano gli africani, ed ero contro la mafia perché avevano ucciso Falcone e Borsellino, inoltre in tv avevo guardato tutta la serie della Piovra.
Quando lessi il libro rimasi affascinato da questo uomo. Non sto qui a narrare la sua storia, chi ha voluto saperla lo sa. Fatto sta che cominciai a documentarmi sul comunismo, Cuba, America, Urss, rilessi la storia del Novecento. Fino a qualche anno fa la Russia per me era stata solo la squadra di calcio, Dassaev in porta, Zavarov il brocco che era andato ala Juve, ecc.
Trassi la conclusione che non era il comunismo in sé ad essere sbagliato, ma la sua applicazione fatta da uomini sbagliati come Stalin, ed altri come Lenin che avidi di potere commisero errori atroci una volta al governo.
Dal 1996 al 2001 il comunismo italiano di Gramsci, Togliatti e Berlinguer erano il mio modello,oltre al ‘Che’ naturalmente, e alla mia prima votazione elettorale votai Rifondazione Comunista, anche se s’era già scissa con i Comunisti italiani perché fecero cadere il primo governo Prodi. Io difesi quella scelta perché furono coerenti con le loro idee. Comunque pur avendo la sede davanti casa mia, non presi mai la tessera, perché per me erano troppo moderati, e troppo ancorati al meccanismo di burocratizzazione del partito.
In questo quadro Berlusconi era per me, quindi, diventato un’ avversario politico dal quale prendevo le distanze in tutto e per tutto ma ancora non riuscivo ad odiarlo, essendo del Milan e non sapendo ancora il suoi lati oscuri.

E qui la seconda svolta: ricordo tutto alla perfezione, come quegli eventi che cambiano la storia del mondo(la caduta delle torri gemelle, per es.).
Ero a casa ad Urbino dove studiavo. E’ il 14 marzo 2001. Tra due mesi si vota. A fianco a me un coinquilino,Luca. Stiamo guardando la televisione. Guardavamo sempre Satyricon con Luttazzi. Arriva un giornalista, annuncia Luttazzi. “Chi è questo?” Mi chiede Luca, eio: “Non lo so”. Cominciano a parlare. Mi si gela il sangue. Mi vengono i brividi. (Anche ora che lo sto scrivendo). Un terzo inquilino irrompe nella stanza cominciando a parlare. Luca: “Stà zitto! questo racconta la vera storia d’Italia!!” Io rimango allibito, non ci volevo credere. Luca si alza:” Domani scoppia il finimondo!” Io non ho parole, dico solo: “ Se è vero è un casino!” (il solito ottimista…) (Per i pochi che non sapessero cosa è successo questo è il link http://video.google.it/videoplay?docid=5286117274761431282).

Che sia stata solo una trovata elettorale? Una vendetta di Luttazzi che prima lavorava in Mediaset?
Oggi sappiamo che in quell’interivista non fu detto niente di sbagliato come dimostrano le due sentenze fatte da Mediaset a Travaglio e Luttazzi (questi i link
http://www.marcotravaglio.it/Sentenza%2046811-02.pdf - http://www.marcotravaglio.it/Sentenza%20n.%2027061%20del%202005.pdf)

Poi Berlusconi vinse le elezioni, nonostante tutto ciò che si era venuto a sapere. Io mi chiesi come era possibile, ma chi è che lo vota, ci sono cosi tanti ingenui in Italia?
All’epoca io cominciai a documentarmi come potevo, seppi delle cause giudiziarie di Berlusconi, della sua iscrizione alla P2(che cos’era effettivamente lo scoprii più tardi) e soprattutto delle sue frequentazioni mafiose al di là di Mangano. Tutto ciò nonostante gli anni di fascismo mediatico nel quinquennio 2001-2006, che denunciai nel 2002, con pochi riscontri tra i miei amici.
Per dire, chi non vuole vivere su ‘Matrix’ la possibilità di vedere la realtà delle cose ci sono.
Fossero vere anche solo 1/3 delle cose, sarebbe già gravissimo per un cittadino qualunque, pensa per un Presidente del Consiglio.
Più passava il tempo più cose venivano fuori del suo passato e presente, e mi chiedevo come poteva essere possibile che nonostante tutto ciò non succedesse niente, la gente lo amasse ancora.
Semplice. Molti non sapevano niente. Davano retta alla televisione. E chi sapeva qualcosa addirittura continuava a difenderlo, oppure non ci credeva, dava del comunista chi metteva in giro quelle voci. Mi stupii quando mi accorsi che anche persone intelligenti non si rendevano conto della gravità della situazione.
Possibile che nessuno la pensi come me? Solo 3-4 persone, tra quelle che conoscevo, erano sulla mia stessa posizione, più o meno. Leggendo i libri di Travaglio trovai conforto, ma furono comunque anni bui: divennero normali cose indicibili e impensabili per me solo fino a qualche anno fa.

Berlusconi divenne quindi da avversario politico a anomalia assoluta della politica, un ladro, mafioso, bugiardo, corruttore di giudici, che sfrutta la politica per salvare il culo suo e dei suoi amici. E mi infastidiva( e mi infastidisce tutt’ora) che tutto ciò sia considerata un’opinione e non un fatto incontrovertibile. Mi infastidisce e lo trovo incredibile e inspiegabile.

Nel 2006 ci fu una speranza, la gente sembrava essersi stufata, elesse Prodi e io votai ancora Rifondazione perché sostenevo la necessità di spostare a sinistra l’asse della coalizione che vedevo molto simile ad una Dc-bis. Poi grazie a Mastella, a leggi discutibili, a promesse non mantenute, il governo cadde e perse la stima del suo elettorato. Per me è sempre meglio un cattivo governo di centro sinistra che un governo di Berlusconi, in quanto non rappresenta la destra, ma rappresenta la mafia e interessi economici, specie i suoi.
Da qui l’odio nei suoi confronti e l’odio verso quell’indifferenza della gente, ormai assuefatta, arresa, che pagherebbe per schiavizzarsi.

Il resto è storia recente.

Questa, brevemente, è la mia storia politica.
Spero di essere stato chiaro e di non avervi annoiato.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Forse la stessa cosa è successa a tutti quelli che non sopportano il nano malefico e la sua cricca di leccaculo, e che vedono in loro un fascismo strisciante e subdolo. Purtroppo dopo Satyricon il finimondo non è scoppiato, in Italia rubare in politica è un merito. Quando diventerà una VERGOGNA essere scoperti a telefonare a delinquenti, incontrarsi con mafiosi, evadere le tasse, prendere tangenti, quando i politici corrotti saranno accolti a uova marce potremo dire di essere un paese civile. Ma finchè sarà premiata la furbizia e sfottuta l'onestà rimarremo un paese sottosviluppato.

Anonimo ha detto...

Ti ricordi quando nell'ottobre 2001(eravamo in germania per l'ocktoberfest) vedemmo in televisione la votazione della legge sulle rogatorie?
Io me lo ricordo e ricordo benissimo la sensazione prodotta dalla notizia ( amplificata dll'alcool): indignazione.
Sono passati 7 anni e l'indignazione mi sta stretta.
Non riesco a narrare le mie emozioni. Forse rabbia, odio o forse solamente e' la stessa indignazione che sta aumentando sempre di piu' distruggendo dentro di me qualsiasi sentimento di speranza.
L'importante e' non perdere il contatto con la realta', lottare nel proprio piccolo, esternare le proprie idee a qualsiasi persona con lo scopo di smuovere qualche cosa.
In qualsiasi stato civile il delinquente non governa, sta in galera.
L'Italia , quindi, non e' uno stato civile.
Negli stati incivili non e' possibile trovare soluzioni civilmente.
I problemi , in questi casi,si risolvono incivilmente.
In questi ultimi anni c'e' stato qualcuno che ha giustamente provato a risolvere i problemi civilmente, ma non c'e' riuscito.
Prima di risolvere i problemi civilmente bisogna rendere civile il paese.
Ci vorrebbe troppo tempo.

E' GIUNTA L'ORA DI COMBATTERE!!!!!!

Firmato Tarli Tomaso

P.S.
Forse ho perso il contatto con la realta'?.......

Anonimo ha detto...

Credo berlusconi capace di tutto e di più. Siamo sicuri che in queste elezioni non ci siano stati brogli ? Il sistema elettorale vigente senza possibilità di espirmere le preferenze ai candidati perde un ulteriore sistema di controllo dei voti. Quello ha i mezzi ed il modo di farlo. Seconda riflessione. Aldilà dell'inquinamento della vita politica, berlusconi è anche fomite della assoluta mancanza di etica in ogni campo della vita pubblica, con il modello comportamentale che propala dalle sue televisioni. Ha convinto gli italiani che il pappo-mignottismo-furbismo-senza-scrupoli è il modello vincente. Grazia