lunedì 28 aprile 2008

MEMORIAL 'CALCIOPOLI' - PARTE XI -

I rapporti fra i vertici bianconeri e quelli arbitrali sono strettissimi, affettuosissimi, proficuissimi. Ci sono anche visite a domicilio nell’abitazione di Lucianone da parte di Pairetto e anche del presidente dell’Aia Tullio Lanese ( “Tu”, dice Moggi al vicepresidente federale Mazzini il 22 settembre, “tienitelo per te, ma domani Lanese viene da me”). Pairetto va a trovare Moggi all’ora di pranzo, e due ore dopo Lucianone chiama il centralino di casa Agnelli ordina una “Maserati in tempi rapidi per un amico importante: quatttro porte”. L’amico importante è Pairetto, che l’ha promessa a un tizio deciso a comprarla in fretta, infatti gli telefona tutto tronfio: “La Maserati è a disposizione, quando rientro chiamo direttamente la Real Casa”. Sarà pronta in dieci giorni al massimo, mentre – dice orgoglioso Pairetto al figlio – per i clienti normali “ci vuole un anno per avere il Maserati: io gli ho telefonato e il giorno dopo mi ha detto che è già pronto!”
Nonostante tutto quello che ha da fare, Lucianone riesce anche a istruire i moviolisti televisi. Tra una telefonata e l’altra, un affare e l’altro un occhio alla famiglia e uno agli amici, ecco che da una tv privata un anonimo opinionista lo chiama per sapere come trattare l’arbitro Trefoloni: “Ha regalato un rigore alla Lazio”. E Lucianone, che è nato nella provincia di Siena, mentre Trefoloni è del capoluogo, non ha incertezze:”Bisogna trattarlo bene”. Poi c’è il moviolista del “Processso” di Biscardi, che dal 2004 ha inaugurato in trasmissione la “patente a punti” per gli arbitri. Il moviolista è Fabio Baldas, ex arbitro e soprattutto ex designatore: sotto la la sua sciagurata gestione nel 1997-98 la Juve ha vinto uno degli scudetti più chiacchierati, culminato nelo scandalo del rigore negato a Ronaldo in Juve-Inter (1-0) del 26 aprile 1998, arbitro il livornese Ceccarini (Baldas fu sostituito a fine campionato da Bergamo).
Con Baldas, Lucianone è senza freni: "Allora, te devi salvare Bertini, Dattilo, e Trefoloni… Sul Milan puoi battere quanto ti pare”. Baldas non può dirgli di no: da Biscardi, dopo l’infelice conclusione della sua carriera di dirigente arbitrale, ce l’ha piazzato Lucianone. Baldas prova a obiettare: “Gli arbitri hanno fatto degli errori, con la patente a punti qualcosina dobbiamo tirara via a Trefoloni e Dattilo, magari un punto. Dimmi tu cosa devo fare e io nei limiti del possibile faccio”. Ma Moggi è inflessibile: “A Dattilo, Trefoloni e Bertini va dato un punto in più: anziché venti, ventuno! Poi, ci sentiamo dopo la trasmissione”.
Poi Baldas si fa Fracchia e gli rammenta un fax che gli ha spedito da qualche tempo: “Pensi di riuscire a far qualcosa per me, per farmi fare qualche partita di serie A? Ti prego, ricordati di me nelle tue preghiere”. E Lucianone, benedicente: “Ma io mi ricordo sempre di tutti, non c’è bisogno di pregare”.

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