mercoledì 19 marzo 2008

Quello che le TV non dicono...

Ascoltando i dibattiti politici in Tv mi viene il voltastomaco. Più che altro mi infastidisce il fatto che ogni dibattito viene proposto come una cosa seria.
Tutti, o quasi, sanno che i politici in Tv ci vanno per prendere voti, non per far capire alla gente il loro pensiero o, tantomeno, informare sulle novità del Paese.
Discutono spesso delle stesse tematiche, spesso con gli stessi argomenti da almeno 10 anni, cioè da quando ho memoria io, per chi è più grande di me forse ascolta le stesse frasi da una vita…
Tolti alcuni bei servizi, e qualche rara puntata( vedi processo Dell’Utri con la famosa telefonata del Cainano, processo Cuffaro, caso De Magistris-Forleo,e poche altre, tra l’altro tutte trasmissioni di Santoro), le altre puntate e le altre trasmissioni sono utili più per i politici che per gli ascoltatori, che subiscono una visione distorta della realtà.
Non si può prescindere dal fatto che alcune verità storiche possano essere messe in discussione.
Molti discorsi e teorie cadrebbero all’’istante.
Per Es.:
1)Non si può parlare di Chiesa e Vaticano, senza rinfacciarli Marcinkus, Calvi,Ior, Opus Dei e tutte le loro conquiste pecunarie come l’otto per mille e l’abolizione dell’ici, per non parlare dei rapporti con personaggi legati a mafia, massoneria deviata, servizi segreti e dittatori sudamericani.
2) Non si può parlare di Andreotti senza constatare che è stato riconosciuto mafioso fino al 1980.
Un fatto su tutti: sapeva che la mafia voleva uccidere Piersanti Mattarella, e lui non disse niente. Una volta ucciso, tornò a parlare con il capo-mafia per lamentarsi, ma continuò a tenere quel piccolo segreto per sé.
3)Non si può parlare di economia e banche senza far saper come si sono comportati in passato le grandi Banche d’Italia, dal fallimento dell’Ambrosiano, al riciclaggio di denaro sporco della banca Rasini, al comportamento di Fazio come governatore della Banca d’Italia, ai rapporti continui con ambienti mafiosi e massonici nel passato e nel presente, ecc. Chi è Geronzi? E Cuccia? Mah…!
4)Non si può parlare di certi politici italiani coinvolti in Tangentopoli, dandogli credito come se fossero dei novellini con idee fresche. Tantomeno riabilitare Craxi.
5) Non si può parlare di immigrazione, clandestini, ecc. se non si conoscono usi e costumi del loro paese di provenienza, la loro cultura, le loro leggi. Non si può giudicare la cultura di uno straniero avendo come punto di riferimento la tua cultura. La Generalizzazione è Nazista. Impariamo a distingure, conoscere,e poi eventualmente giudicare e decidere.
6)Non si può parlare di mafia, camorra, n’drangheta, senza parlare dei loro rapporti stretti con politici e imprenditori, cardinali e massoni. Facendo i nomi di tutti. Passato e presente. Vivi e morti. Pezzi grossi e non.Riina e Berlusconi. Provenzano e Dell’Utri. Craxi e Riina. Andreotti e Badalamenti. Bontate e Andreotti. Bontate e Berlusconi. Cuffaro e Provenzano. Bassolino e la camorra. D’Alema e la Sacra Corona Unita. I comunisti siciliani e Provenzano. Ecc…
7) Non si può parlare di Berlusconi senza raccontare che ha preso soldi dalla mafia, dal Vaticano tramite Calvi, avuto favori dalla mafia di Bontate, Riina,Provenzano, compreso i voti, naturalmente.
Comprato la sentenza che gli ha dato la Mondadori, corrotto Craxi(che sforzo!) per avere diritti televisi ed eludere le leggi, cambiato le leggi per non finire condannato nei suoi infiniti processi.
Non considerarlo vittima perché perseguitato, ma ladro perché ha rubato. Far cadere i luoghi comuni: Fininvest stava fallendo, non era ricco. Non si è fatto da solo, i soldi non erano suoi come ho detto prima, ecc. E’ stato piduista con Licio Gelli. Non ha mantenuto le promesse elettorali, ci ha riportato in guerra.

Potrei continuare, ma mi fermo qui, un riassunto ci stava.
Tutto questo deve essere messo alla base di ogni discussione politica. So che ci sono altri temi importanti come scuola, sanità, trasporti, ecc. ma, apparte che non se ne parla quasi mai( chi si ricorda una discussione sui problemi della scuola?),il discorso è sempre quello: ogni aspetto va discusso e valutato partendo dalla sua storia, e la storia di ogni situazione italiana è legata a intrecci tra politica, mafia, banche, Vaticano, massoneria, servizi segreti, ecc., chi più, chi meno.
Non a tutto si è arrivati alla verità, ma alcune cose sono sicure.
I 7 punti di prima sono verità certificate, che tutti devono sapere, nessuno può dubitarne.
Inoltre non ho detto nemmeno tutto…

Anche se un fatto penalizza un politico piuttosto che un altro, ciò non significa che sia una opinione politica. Un fatto è tale perché incontestabile, chi lo trasforma in opinione è un alchimista, non un politico o giornalista, quindi deve scomparire dai dibattiti politici.
Se tutti i partecipanti ad un dibattito politico non accettano la verità accertata dal corso della storia, tale dibattito, qualunque sia il tema, non ha senso.

Nessun commento: